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Cronaca

SENIGALLIA ODISSEA TUTTA JESINA A OCULISTICA, ATTENDE CINQUE ORE PER L’OPERAZIONE MA VIENE RISPEDITO A CASA

SENIGALLIA, 31 marzo 2016 – Ieri, 30 marzo, dopo mesi di attesa doveva essere scritta la parola “fine” al piccolo dramma che stata vivendo Lorenzo (usiamo un nome di fantasia); finalmente si sarebbe sottoposto ad un intervento oculistico per rimuovere una cataratta. La contentezza, però, è durata poco e vedremo il perché.
A metà novembre dello scorso anno, il nostro Lorenzo si decide di sottoporsi ad una visita oculistica a causa di difficoltà nella visualizzazione degli oggetti; la prima diagnosi è stata quella della cataratta. A metà gennaio di quest’anno il nostro lavoratore si sottopone ad una ulteriore visita specialistica a Fabriano dove gli viene comunicato che entro il mese di febbraio sarebbe stato chiamato per sottoporsi ad intervento chirurgico; no, però, nella città della Carta, bensì a Senigallia, a poca distanza dalla spiaggia di velluto. Febbraio è passato, ma al telefono del nostro protagonista non è arrivata nessuna chiamata; questa arriva nei giorni scorsi avvertendo della necessità di sottoporsi alle cure preparatorie che si concretizzano il 21 marzo scorso; giorno in cui viene comunicato il giorno tanto atteso: il 30 marzo. Mercoledì scorso il nostro “operando” sale in auto con la moglie ed il figlio e, di buon mattino, si avvia verso l’ospedale di Senigallia. Quando entra nella struttura sanitaria non sono ancora le 7,30; in sala d’attesa ci sono alcuni pazienti pronti per la pre-operazione ed altri (8 o 9) che avrebbero dovuto sottoporsi ad intervento. Il nostro Lorenzo sarebbe stato il 4° paziente a finire “sotto i ferri” dello specialista e quindi ha atteso con pazienza il suo turno. Il tempo passa e le ore di attesa diventano 3 poi 4 e infine 5 quando, alle 13,15, dalla sala operatoria esce l’infermiera che avverte dell’impossibilità, da parte del medico, di proseguire il suo operato. Tra coloro che stavano in attesa cala il gelo che solo in parte l’infermiera aiuta a sciogliere; ai presenti dice che il medico opererà solo due dei pazienti in attesa. Al che il nostro Lorenzo reagisce facendo presente che quei due sono pensionati che non hanno impegni di lavoro, mentre lui non solo ha dovuto lasciare per un giorno il lavoro, ma ha affrontato anche una trasferta per raggiungere il nosocomio. Niente da fare; i due anziani sono stati operati e lui è dovuto ritornare a casa. Se tutto andrà bene solo la prossima settimana sarà sottoposto ad intervento oculistico, per ora dovrà continuare col suo fastidioso malanno.

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