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SERRA SAN QUIRICO BOCCETTI CONFERMATO SEGRETARIO PROVINCIALE FILLEA CGIL: “DOMANI CADE ULTIMO ALIBI ASTALDI”

Quadrilatero: domani, possibile convocazione del pre-Cipe

 

Daniele Boccetti segretario provinciale Fillea-Cgil

SERRA SAN QUIRICO, 10 ottobre 2018 – Il decimo congresso provinciale della Fillea di Ancona conferma segretario provinciale Daniele Boccetti. Al termine dei lavori,  è stato riconfermato a maggioranza come segretario provinciale: il mandato è per 4 anni.

Un congresso che si è celebrato a poche di distanza dalla possibile convocazione del cosiddetto “pre-cipe”, propedeutico alla convocazione del comitato interministeriale propriamente detto che dovrebbe deliberare i fondi per la perizia di variante n. 6 del lotto 1.1 e per il 3° e 4° legati al progetto quadrilatero e quindi il completamento del raddoppio della ss76.

Durante il congresso immediato il messaggio di solidarietà ai lavoratori Astaldi “Ormai da due settimane, sono in cantiere senza lavorare per effetto del concordato preventivo presentato dalla stessa il 28 settembre“.

Il monito della Fillea-Cgil

“L’opera, che è fortemente a rischio incompiuta – incalzano – subirebbe infatti un ulteriore danno qualora l’azienda decidesse di effettuare le lavorazioni in subappalto liberandosi di parte del personale diretto. Va ricordato che il ricorso al lavoro in subappalto ha determinato ,anche su questa tratta, una minore qualità dell’opera e un maggior numero di infortuni tra i lavoratori impegnati. Anche per questo, nelle opportune sedi, abbiamo sempre costantemente contrastato l’abuso nel ricorso al subappalto”.

L’Affondo

“Con l’ipotesi di pre- Cipe di domani, cade di fatto l’ultimo alibi che avrebbe Astaldi – proseguono dalla Fillea Cgil –  ora non rimane che lavorare e andare avanti con i cantieri e con tutto il personale necessario. Ogni ritardo, mancanza o omissione sarebbero ormai riconducibili esclusivamente alla società e ai suoi problemi finanziari. Ci sono 170 milioni di euro da lavorare ed è inaccettabile che non lo si faccia. Così come il rischio incompiuta, anche le condizioni dei tanti operatori del territorio, che per conto di Astaldi hanno lavorato (fornitori-esercenti-subappaltatori a titolo esemplificativo ma non esaustivo) sono ascrivibili alle vicende societarie”.

“Opera come patrimonio di un territorio e di una provincia in diffcoltà” concludono, sottolineando che il termine dei lavori offirebbe al comprensorio una possibilità di ripresa e di non rimanere isolato rispetto alla costa e alle aree limitrofe.

Ribadita la volontà di combattere contro i 48 possibili esuberi ipotizzati da Astaldi, “Per evitare il licenziamento dei lavoratori e lo stop ad una infrastruttura vitale”.

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