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SICUREZZA PARCO DEL VALLATO: QUANDO LA VIDEOSORVEGLIANZA?

Marco Giampaoletti: «Telecamere come deterrente e taser come supporto alla Polizia Locale»

JESI, 4 dicembre 2019 – Certo che non deve essere piacevole trovarsi, sul pianerottolo di casa, un ubriaco che si comporta come fosse casa sua, però è ciò che è accaduto domenica ad una famiglia che abita in prossimità del famigerato Parco del Vallato.

Luogo ormai tristemente conosciuto più per le attività di spaccio e delinquenza che non per le attività ludiche e di relax come dovrebbe essere.

Da diverso tempo i residenti, oltre a denunciare schiamazzi, sporcizia, incuria e scarsissima sicurezza, hanno segnalato la presenza di stranieri che, dopo aver forzato le porte di abitazioni inabitate, le occupano abusivamente.

Le Forze dell’Ordine fanno ciò che possono con i pochi mezzi a disposizione, ma è evidente che bisogna intervenire in maniera più incisiva.

Più volte la Lega ha sollecitato l’installazione di telecamere almeno nelle zone più a rischio, ma la risposta è sempre la stessa: mancano i soldi.

Eppure la videosorveglianza urbana era un punto di forza del programma elettorale del sindaco Bacci.

Non sarà la panacea di tutti i mali, ma sicuramente è un deterrente, come potrebbe esserlo il taser, qualora ne venisse dotata la Polizia Locale che, ridotta a 28 unità compreso il Comandante, potrebbe trovare in quello strumento un valido aiutante in caso di necessità.

Non si può continuare a far finta di niente dicendo che Jesi è una città sicura e vivibile: in alcune zone forse sì, ma non certo nella periferia a sud della città, completamente lasciata all’abbandono dalla Giunta comunale, più interessata a curare il salotto bene che non ad ascoltare il grido di aiuto dei cittadini che, non a caso, decidono di trasferirsi altrove.

Aspettiamo speranzosi.

Marco Giampaoletti
Consigliere Coordinamento Lega Jesi

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