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SOTTO ‘E LOGGE – LE PARROCCHIE A CUPRAMONTANA

Da sempre, almeno che mi ricordi io, il paese è stato diviso in due parrocchie; una più grande e popolosa, quella di San Leonardo e l’altra più scarsa di anime, quella di San Lorenzo.

La prima era amministrata e lo è tutt’ora dal titolare dell’Arcipretura, la seconda dipendeva e dipende dal Priorato di San Lorenzo che amministra anche i beni dalla chiesa di San Salvatore di Poggio Cupro che fino a pochi anni fa aveva un suo titolare indipendente a tutti gli effetti dal priore.
Per la mancanza di vocazioni si è sempre a rischio di perdere una delle due parrocchie storiche ma fino ad oggi questo pericolo è stato scongiurato e speriamo che lo sia anche per il futuro.
La vita spirituale delle due parrocchie è stata sempre congiunta, insieme hanno celebrato i momenti forti della nostra religione, insieme hanno fatto gite ed organizzato celebrazioni, infiorate e processioni ed a volte anche cresime e comunioni.
Insieme hanno seguito la formazione spirituale dei giovani parrocchiani con i campi scuola dell’Azione Cattolica, dei gruppi Scout e dei gruppi cantori che nei decenni si sono susseguiti con alterne fortune ma tutti animati da tanta buona volontà.


Provo a ricordare i nomi dei preti che si sono succeduti negli anni non garantendo però l’ordine di successione esatto né la loro appartenenza all’una o all’altra parrocchia.
L’elencazione è puramente mnemonica e quindi soggetta ad inesattezze.
Per imponenza e perché cercava di far diventare prete ogni chierichetto, mi sento di citare Don Attilio Cavalletti, Arciprete per lunghissimi anni di San Leonardo; se non ricordo male
collaboravano con lui Don Luigi Vita, Don Oliviero Paladini, Don Riccardo Ceccarelli (fino alla sua rinuncia ad voti).


Nel Priorato invece ricordo Don Ulderico Fazi, Don Adolfo Gagliardini (confessore prediletto dai giovani perché parco nell’assegnare le penitenze!) Don Nazareno Mantovani
amato per la sua prodigalità, per qualche tempo Don Fabio Belelli (?) vero trascinatore per i giovani, Don Maurizio Fileni, filantropo a cui il mondo culturale Cuprense e non solo deve moltissimo.
Da ultimo il testimone, sicuramente pesante, è stato raccolto, a San Lorenzo, da Don Giovanni Rossi e a San Leonardo da Don Giovanni Ferracci.
L’impressione che la gente di Cupra ha è quella che questi nostri prelati collaborino attivamente e fruttuosamente, senza invasione di campo.
Ad essi, attuali tutori della fede cuprense un augurio di buon santo lavoro da tutta la comunità!
(Pietro Anderlucci)

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