STAFFOLO Cisl Pensionati, il convegno a Coste per guardare al futuro

Canale, segretario generale Fnp Marche: «Se non ci fosse stato il sindacato in quei giorni di clausura a chi si sarebbero rivolti?»

STAFFOLO, 30 luglio 2020 – Il Convegno organizzato dalla Cisl Pensionati Marche Rls di Jesi, martedì scorso, 28 luglio, a Coste di Staffolo, presso il ristorante l’Oasi, si è svolto all’insegna della partecipazione e tutte le operazioni regolate dalle norme anticontagio.

Ha aperto i lavori Maria Grazia Sabbatini, segretaria generale Fnp Rls Jesi, che ha letto una interessante relazione nella quale ha sottolineato come «dal nostro ultimo incontro ci troviamo a commentare uno scenario che allora sarebbe apparso incredibile: una emergenza pandemica globale che sta ancora uccidendo persone e mettendo in crisi i principale sistemi economici e sociali del pianeta. Le misure di contenimento della crisi sanitaria hanno avuto un impatto dirompente sull’economia italiana, che già a fine 2019 era in fase di rallentamento.  L’indagine straordinaria sulle famiglie italiane condotta dalla Banca d’Italia certifica le conseguenze economiche della pandemia: oltre la metà della popolazione dichiara di aver subito una contrazione nel reddito familiare».

Nel suo rapporto annuale sulla situazione del Paese l’Istat rileva come «quattro aziende su 10 temono la chiusura entro l’anno. L’Ocse ha infine lanciato l’allarme sulla situazione drammatica dei tantissimi giovani che rischiano di restare fuori dal mercato del lavoro. Bisogna agire e creare le condizioni affinché il Paese riparta – ha sottolineato Maria Grazia Sabbatini -.  E quanto al nostro Servizio Sanitario Nazionale abbia bisogno di risorse è stata proprio l’emergenza a rivelarcelo mettendo a nudo tutte le criticità. L’emergenza ha sottolineato l’importanza della medicina di base e delle strutture di prevenzione distribuite sul territorio, essenziali per anticipare le crisi e ridurne l’impatto».

Ci sono i temi del sostegno al reddito, della protezione dei lavoratori “deboli” (autonomi – collaboratori domestici – immigrati irregolari) del rapporto tra lavoro, scuola e famiglia, della povertà.

«Il governo ha cercato di rispondere con provvedimenti temporanei che bisognerà mettere a sistema, recuperando l’idea di un Welfare universalistico e al tempo stesso capace di sollecitare e accogliere risorse e responsabilità delle comunità, che in questi mesi hanno dimostrato una straordinaria capacità di integrare l’azione pubblica, colmandone le lacune. Nel tempo dell’emergenza il Paese sembra essersi unito dal desiderio di resistere e dalla paura di non farcela».

A seguire i numerosi interventi dei delegati che hanno evidenziato esperienze e problemi:  con Pellacchia e Coco, Fabriano, sanità e personale e Distretto sanitario di Serra San Quirico; Pigliapoco, con un intervento centrato sui servizi alla persona, bonus vacanze, difficoltà degli anziani nelle prenotazioni. Quindi, Bacelli su l’esperienza personale di un familiare, la libertà degli ospiti delle Case di riposo che stanno cadendo in depressione, gli esami e le visite lontanissimi da casa, la mancanza di un cardiologo a Cupra Montana e Morici in meito al lavoro dgli uffici del sindacato anche durante l’isolamento (loockdown) con milioni di risposte e milioni di copie per soddisfare la richieste sui bonus, esulle difficoltà delle Case di riposo.

Ottaviani  si è soffermato sulla situazione della sanità, i finanziamenti interrotti, il blocco delle prestazioni programmate, gli infermieri di comunità, le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), il rafforzamento del territorio. Grazioli, si è soffermato sulla riorganizzazione e il rinnovo del sindacato, mentre Focanti ha proposto di fare comunità, capire chi sono gli iscritti Cisl e ricercare un legame stretto con i pensionati.

Ha chiuso i lavori del convegno Mario Canale, segretario generale Fnp Marche, che ha risposto alle domande dei vari rappresentanti.

«Abbiamo dovuto attendere – ha detto tra il serio e il faceto – questo periodo per “scoprire” i servizi tecnologici (video conferenze). I vostri interventi diventeranno suggerimenti dei quali faremo tesoro. Se non ci fosse stato il sindacato in quei giorni di “clausura” a chi si sarebbero rivolti gli iscritti, i pensionati? Basta questo per zittire chi dice che il sindacato non serve. I più deboli sono stati assistiti dal sindacato che ha lavorato anche in quei giorni. Per quanto riguarda l’accordo Governo e Unione Europea, dobbiamo dire che è stato un risultato molto importante e con quei 127 miliardi si dovranno fare scelte e individuare priorità, non distribuirli a pioggia».

Oddino Giampaoletti

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