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STAFFOLO Con Franco Duranti nell’incanto di una serata settembrina

“La moglie di mio padre”, chi non l’ha letto, ci faccia su un pensiero, perché la storia che racconta ha momenti ricchi di suspense

STAFFOLO, 10 settembre 2020 – Da lassù, a Staffolo, uno dei più importanti e famosi “Castelli” di Jesi, produttori del vino Verdicchio, la vallata in mezzo alla quale scorre il fiume Esino e finisce, ad imbuto, “sull’Adriaco mare” come diceva Carducci, il panorama “presenta” le Marche, in uno sguardo.

Franco Duranti e Giovanni Filosa

Il paese è bellissimo, antichissimo, a quasi 500 metri d’altitudine, e si svolge fra vicoli, piazzette e chiese che farebbero impazzire qualsiasi viaggiatore. Per arrivare nella piazzetta della Biblioteca Comunale, passi per scorci che, di notte, ti fanno immaginare sfide, lotte, duelli, con protagonisti di oltre un migliaio di anni che ti seguono con lo sguardo.

In quella piazzetta abbiamo presentato, per l’ennesima volta (perché ne vale la pena), dopo tanti precedenti appuntamenti, il libro di Franco Duranti, Seri Editore, intitolato “La moglie di mio padre”. Chi non l’ha letto, ci faccia su un pensiero, perché la storia che racconta ha momenti ricchi di suspense. Non perché sia un giallo, anche se di quel magnifico tipo di narrativa conserva il taglio, l’obiettivo, che è la ricerca della verità contro le bugie della società.

Non solo, ma anche l’altra verità, quella che meritano tutti i cuori scoppiati in mille pezzi. È un romanzo di iniziazione amorosa, della conoscenza della sessualità di un giovane diciottenne, con una storia che intreccia altre storie durante il suo cammino.

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Franco Duranti e Giovanni Filosa

La piazzetta era piena, c’erano il sindaco Sauro Ragni (l’ho appena riconosciuto, è stato un mio ex allievo l’anno in cui ho insegnato alle Medie a Staffolo, nel medioevo…) e l’indispensabile Alessandra Severini, che segue la cultura con un comitato che ha realizzato, quest’estate, ottimi appuntamenti.

Entrambi hanno fatto capire come la letteratura, l’arte e la cultura siano alla base della crescita anche dei piccoli centri. Con l’autore Franco Duranti abbiamo chiacchierato del libro, ne abbiamo spiegato (non più di tanto, visto il finale da non svelare) e ripercorso le varie sfaccettature, non le ripetiamo perché ne abbiamo parlato insieme tante volte, di fronte a pubblici differenti e sempre interessatissimi ad approfondire le linee romantiche e qualche volta sensuali e pruriginose che rotolano verso un finale a sorpresa. Domande e intermezzi, rappresentati da letture di due ottimi attori, Patrizia Giardini e Marcello Moscoloni.

Una serata settembrinain quota”, in un paese che è un incanto, replicato da tanti altri piccoli centri a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, quasi a toccarsi. Ciascuno con la sua personalità.

Giovanni Filosa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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