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STAFFOLO Le proposte di “Sviluppo&Progresso” in tempo di emergenza

L’opposizione sul bilancio di previsione: sospendere e ridurre la Tari e l’addizionale comunale all’Irpef

STAFFOLO, 25 aprile 2020 – Anche quest’anno l’Amministrazione del Comune di Staffolo approva il bilancio di previsione 2020 avvalendosi del maggior termine consentito dalla legge (30 aprile). Tale scelta, seppur potrebbe meglio agevolare le previsioni in quanto si redige il bilancio in ragione di accertamenti ed impegni su 4/12, non avvantaggia l’ente, in quanto per poter realizzare quanto previsto i termini utili sono 8/12 e cioè la restante parte dell’esercizio finanziario.

Nell’ordinarietà delle cose, pensare di realizzare concretamente tutto ciò che con il bilancio di previsione si programma è utopico, e ancora più immaginario lo è in una fase di piena emergenza sanitaria, economica, finanziaria e sociale a livello mondiale.

Oltre a un bilancio privo di validi scenari futuri, l’amministrazione Ragni con il bilancio 2020 ha programmato (mediante delibera di Giunta e poi proposta al Consiglio) di vendere un pezzo del piazzale dei Martiri (piazza centrale di Staffolo) insieme all’ex pesa pubblica. La richiesta di acquisto dell’area pubblica in piazzale dei Martiri risale al 19 aprile 2016. Quella volta, l’amministrazione Rosini, aveva comunicato all’intero Consiglio comunale che il privato aveva presentato tale richiesta e poi per una serie di motivi la Giunta Rosini decise di non dare seguito alla domanda.

Ora ci troviamo di fronte all’assurdo dell’assurdo. In piena emergenza sanitaria, l’amministrazione Ragni programma di vendere un pezzo della piazza centrale del paese senza coinvolgere il gruppo di minoranza, senza organizzare un’assemblea pubblica, senza possibilità di incontro dei cittadini per poterne discutere e senza valide ragioni di ordine economico.

È una scelta irrispettosa nei confronti dell’intera comunità staffolana, sia per i tempi che per i modi. Ieri sera, al Consiglio comunale, il gruppo di maggioranza ha accettato la nostra proposta, stralciare la vendita del piazzale dei Martiri e concederla in comodato così come disposto dagli art. 1803 e seguenti.

Il bilancio del Comune di Staffolo è da anni in equilibrio con una solida base finanziaria, con un costante e cospicuo avanzo di amministrazione annuale. Questi motivi hanno indotto noi della minoranza a presentare una serie di proposte alla maggioranza con l’intento di modificare il bilancio di previsione 2020-2022.

In questa fase di crisi mondiale, noi vogliamo essere un’opposizione costruttiva e non polemica perché vogliamo dare una mano al nostro Paese. Siamo distinti e distanti dall’idealismo, e a questo preferiamo di gran lunga il pragmatismo.

Sul fronte della tassa sui rifiuti, l’amministrazione di Ragni avrebbe dovuto commisurare l’importo della tariffa per l’effettività dei potenziali rifiuti prodotti e non secondo il criterio medio-ordinario. È evidente che l’amministrazione non abbia minimamente tenuto conto dell’impatto Sars-Cov-2 nella redazione del bilancio di previsione mostrando scarsa sensibilità alle problematiche economiche-finanziarie delle attività che invece si vedono costrette (dalle previsioni della maggioranza) a pagare un importo Tari non corrispondente all’effettività dei rifiuti prodotti e quindi come quello dello scorso anno.

Il Sindaco Ragni, vista la rappresentanza in assemblea nella partecipata che gestisce il servizio dei rifiuti, dovrebbe portare avanti gli interessi della comunità e quindi verificare l’attendibilità di questi importanti introiti. Siamo coscienti e consapevoli che per la Tari esistono dei vincoli procedurali e normativi ma l’Amministrazione può replicare al piano economico-finanziario fino a giugno l’andamento del 2019, e qualora non si riuscisse a ridurre il costo complessivo del servizio sarà il Comune a doversi preoccupare di sostenere un onere così importante, per evitare che questo caschi per effetto “dell’ultimo della catena” sopra alle attività del territorio di Staffolo.

Anche per quanto attiene l’introito previsto per l’addizionale comunale all’Irpef, l’Amministrazione Ragni prevede di incassare un importo pari a 196 mila euro applicando l’aliquota dello 0.8% (la più alta prevista dalla legge). L’Irpef comunale, a differenza della Tari, è un’entrata di stretta competenza comunale e l’Amministrazione può agire più tranquillamente mediante una riduzione delle spese correnti.

La riduzione delle entrate derivanti da fiscalità locale trova equilibrio economico-finanziario nelle minori spese che il Comune dovrà sostenere nel 2020. Si pensi al mancato svolgimento del servizio di trasporto scolastico, alla chiusura degli impianti sportivi etc.

Dobbiamo quindi evitare che le aziende, costrette a restare chiuse a causa delle disposizioni a livello nazionale, contraggano prestiti onerosi con le banche per far fronte al pagamento delle tasse comunali. Dobbiamo dar respiro di liquidità alle ditte ed evitare di agire quando per le aziende sarà troppo tardi. Per un’azienda, la liquidità è come l’ossigeno per ciascuno noi, e serve un aiuto concreto subito.

L’Amministrazione Ragni invece cosa fa? Programma di investire 300 mila euro per i lavori di efficientamento energetico e stipulare per questo un mutuo da 105 mila euro. Programma un investimento da 332 mila euro per i lavori al cimitero comunale, finanziato da proventi cimiteriali.

Una programmazione amministrativa totalmente distante dalle problematiche attuali del territorio, dall’epidemia mondiale in corso e dalla prevedibile e importante crisi finanziaria che toccherà ciascuno di noi.

Per questi motivi abbiamo chiesto alla maggioranza di sospendere e ridurre la Tari e l’addizionale comunale all’Irpef tenendo conto del tempo di chiusura forzata delle attività oltre a un maggiore stanziamento di spesa in ambito sociale.

I Consiglieri “Sviluppo & Progresso”:
Monica Biagioli capogruppo consiliare (foto in primo piano)
Michele Lillini
Alceste Bartelucci

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