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TORRETTE Univpm, raccolta fondi per gli Ospedali Riuniti

Il team di studenti Universitari (Ri)Uniti ha voluto dare un contributo e un segnale di vicinanza al territorio e alla Fondazione

ANCONA, 6 luglio 2020Universitari (Ri)Uniti per Torrette. Un giovane team di studenti Univpm ha trainato una raccolta fondi destinata alla Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona coinvolgendo associazioni studentesche, singoli universitari e l’Università Politecnica delle Marche.

La cifra raccolta è di 3.533,37 euro e sarà utilizzata per realizzare un importante e innovativo progetto di video assistenza per 8 posti letto per pazienti in degenza semintensiva, distribuiti su 4 camere di degenza contigue nel reparto di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona diretto dal dr. Stefano Gasperini.

«Durante il periodo clou dell’emergenza sanitaria i giovani sono stati spesso paragonati a un problema: più di una volta i media e le persone comuni parlavano male di noi ragazzi perché noncuranti della gravità del Covid-19. Da questa opinione pubblica è nata spontanea l’esigenza di far capire che non è vero che tutti i giovani sottovalutavano i rischi ed erano poco consapevoli della situazione. Con questi presupposti è stata creata una rete solidale tra associazioni studentesche e culturali e l’Università Politecnica delle Marche – afferma Cosimo Caputo, referente del team Universitari (Ri)Uniti e presidente dell’associazione Jepa –. Per la prima volta siamo riusciti a far cooperare insieme tante associazioni del nostro Ateneo per raggiungere insieme uno stesso obiettivo».

«Ognuno nel suo piccolo è riuscito a dare un contributo e, in questo modo, siamo riusciti a dare un segnale al nostro territorio e a chi tutti i giorni era in prima linea nei reparti ospedalieri. Abbiamo coinvolto sin da subito la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona nella persona della presidente Marisa Carnevali e del consigliere Giorgio Ascoli, per poter conoscere e poi comunicare un obiettivo concreto da realizzare tutti insieme. Tra le soddisfazioni, oltre a quella della coesione, ci sono i complimenti che abbiamo ricevuto dal rettore Gian Luca Gregori che ha supportato la raccolta fondi anche come Università e ci ha onorato di un suo intervento in video durante la consegna della cifra al direttivo della Fondazione».

Il progetto di video-assistenza che verrà realizzato grazie alla raccolta fondi degli Universitari (Ri)Uniti prevede un centro di controllo che consente all’operatore sanitario di vedere il paziente ed eventualmente interloquire da remoto mediante un parlascolta inserito all’interno della telecamera motorizzata presente in prossimità dei letti dei pazienti.

Il modello, quindi, prevede un presidio di Video Call Centre che è inserito in guardiola/sala regia insieme con il sistema di monitorizzazione dei parametri vitali degli 8 pazienti in semintensiva. Il paziente avrà una postazione configurata con gli apparati necessari per il monitoraggio della sua patologia e installata presso il suo letto di degenza, unito ad una telecamera personale monitorizzata con possibilità di colloquio da e per la guardiola.

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