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VALLESINA‬, SERVIZI SOCIOSANITARI È SCONTRO SUI LIVELLI DI ASSISTENZA PER LA DISABILITÀ GRAVE

VALLESINA, 2 marzo 2015 – Scintille tra Campagna “Trasparenza e diritti” e gli assessori Mezzolani e Viventi dopo le dichiarazioni di quest’ultimi sui contenuti dell’interrogazione parlamentare che riguardavano l’applicazione dei livelli essenziali di assistenza sociosanitaria nelle Marche.

Il Comitato Tutela ribadisce: “Nei Centri diurni per disabili gravi, la sanità deve pagare ai sensi della normativa nazionale il 70% della tariffa; nella norma di applicazione della normativa nazionale (disattesa dalla regione Marche per 13 anni) sui livelli essenziali di assistenza – dgr 1195/2013 e 1331/2014 – la Regione prevede di pagare tale quota per circa il 65% degli utenti. Per quanto riguarda l’assistenza tutelare nelle cure domiciliari, il 50% del costo della prestazione deve essere assunta dalla sanità e ciò non accade nella nostra Regione”.
E chiedono agli assessori Mezzolani e Viventi di dimostrare che le loro dichiarazioni “la Regione garantisce una quota di finanziamento superiore al 50% di quella prevista per la sanità” sono fondate e che quanto affermato nella interrogazione e nella nostra lettera al Ministero è falso. “Quando e dove a domicilio delle persone non autosufficienti – aggiungono – l’ASUR eroga l’assistenza tutelare e la paga al 50%? Gli assessori lo specifichino altrimenti è proprio la loro affermazione a risultare priva di verità. Quanto al citato fondo di solidarietà, ne valuteremo i contenuti quando saremo messi nella condizione, di visionarne l’atto. Le rassicurazioni, soprattutto quelle dell’assessore Mezzolani, visti i trascorsi, produce più apprensione che sollievo. A chi, infine, ipotizza che l’interrogazione si riferisce ad atti che devono essere approvati, e dunque appare fuori contesto e strumentale, si consiglia di leggerne il testo. Potrà verificare che gli atti cui ci si riferisce sono stati già approvati”

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