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Cronaca

VALLESINA DAL CODING ALLA SAGGEZZA DIGITALE, SCUOLE E IMPRESA PER EDUCARE ALLA CITTADINANZA

scuolaVALLESINA, 30 maggio 2016 – Imparare la lingua dei computer, le regole della logica tipiche dell’informatica. Avvicinarsi al pensiero computazionale, a programmare, scrivere, verificare e correggere codici. Passare dalla semplice agilità nel manipolare la tecnologia alla capacità di prendere decisioni più sagge perché potenziate dalla tecnologia.

È nato dalla collaborazione fra scuola e impresa il progetto “Dal coding alla saggezza digitale”, che ha coinvolto nell’anno scolastico che sta per concludersi gli Istituti ComprensiviDon Mauro Costantini” di Serra San Quirico, “C. Urbani” di Moie-Castelplanio-Poggio San Marcello, “B. Gigli” di Monte Roberto e il Gruppo Loccioni.

I dirigenti scolastici Stefania Sbriscia, Nicola Brunetti e Maria Luisa Cascetti e circa quaranta insegnanti di discipline diverse della scuola primaria e secondaria di I grado dei tre istituti sono stati coinvolti in un percorso formativo sulle nuove tecnologie digitali, guidati dal Norberto Patrignani, professore di Computer Ethics al Politecnico di Torino e consulente storico del Gruppo Loccioni.  A legare l’orizzonte pedagogico e l’interscambio scuola-impresa Francesco De Stefano, che ha recentemente conseguito il dottorato in filosofia Università di Macerata – partner l’impresa Loccioni – studioso dei temi di etica, economia e ontologia sociale e Mirella Mazzarini, già dirigente scolastica, formatrice, ricercatrice e autrice.

scuola1Dal metodo scientifico, al problem solving al pensiero computazionale: gli incontri di formazione hanno riguardato non solo l’alfabetizzazione digitale, ma anche e soprattutto la saggezza digitale, per costruire le nuove competenze del futuro in maniera responsabile e sostenibile. Parallelamente gli insegnanti hanno sperimentato in classe il progetto con circa dieci classi di studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado dei tre istituti. Un percorso che ha messo in circolo le conoscenze dando un ruolo di primo piano agli insegnanti, ma rendendo i ragazzi i veri protagonisti.

Il 31 maggio e 1 giugno, presso le sedi del Gruppo Loccioni, si svolgeranno le giornate conclusive del progetto: oltre 120 alunni presenteranno i loro lavori e si confronteranno sui percorsi realizzati, con l’opportunità di vivere un’esperienza di scuola aperta al territorio e al mondo del lavoro.

Dal coding alla saggezza digitale ha avviato così quanto annunciato nel decreto La Buona Scuola, in cui è previsto l’insegnamento nelle scuole del coding perché, concordano gli esperti, aiuta lo sviluppo di alcune abilità cognitive nei ragazzi, affina la capacità di problem solving e di elaborazione di processi mentali complessi. Come spiega il Miur, “il lato scientifico-culturale dell’informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco”.

Ma ancora di più ampio respiro sono gli obiettivi che Istituti Comprensivi e impresa Loccioni si sono prefissati: generare un bacino intergenerazionale che coinvolga docenti, studenti, genitori e gli operatori del territorio, per costruire una comunità trainante nello sviluppo delle competenze informatico/scientifiche.

E soprattutto affrontare l’interazione fra la mente umana e la tecnologia con un utilizzo saggio della tecnologia, perché la saggezza digitale è anche e soprattutto educazione alla cittadinanza.

(Tiziana Tobaldi)

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