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Cronaca

VALLESINA FONDO SOCIALE PER L’HANDICAP, UNA “FERITA” ANCORA APERTA

JESI, 27 luglio 2015 – Il Gruppo Solidarietà, almeno per ora, non canta vittoria. Quella “ferita”, cioè il ripristino del fondo sociale di circa 30 milioni di euro per l’handicap, resta aperta. “A brevissimo – sostiene il Gruppo Solidarietà – si potrà verificare la traduzione negli atti degli impegni assunti. La ferita che si è aperta negli ultimi mesi (azzeramento del fondo e non solo) è ancora aperta; ci auguriamo che tutti lavorino per chiuderla al più presto. Dunque, continuare a vigilare”.
handicap2 handicapFacciamo quindi un riassunto di questa vicenda, partendo proprio dal dibattito avvenuto nella seduta del Consiglio regionale del 21 luglio 2015 con all’ordine del giorno diverse mozioni sull’argomento. Quella dei consiglieri del Movimento 5 stelle (Pergolesi, Maggi, Fabbri, Bisonni, Giorgini) avente per tema il ripristino del fondo sociale “con le medesime somme di finanziamento del 2014” che, come è noto, non è stato, sostanzialmente, rifinanziato nel 2015 (poco più di un milione contro i circa 34 del 2014). Sul ristabilimento del finanziamento si era impegnato l’attuale presidente sia in Campagna elettorale che dopo la sua nomina, in particolare nel discorso di insediamento, il 22 giugno 2015. “L’impegno che mi sono preso con tante persone in campagna elettorale, confermo oggi, è l’impegno di ripristinare i fondi sociali regionali per quest’anno perché, lo dico, sono circa 30 milioni. È la prima richiesta che ho fatto da Presidente alla struttura. La prima cosa che ho chiesto: ‘Lavoriamo per recuperare queste risorse’, perché è un modello che sta cambiando e dall’anno prossimo ci potrebbero essere diverse risorse, diverse modalità. Lo Stato ha deciso di portare su di sé modi diversi di finanziare il sociale, ma quest’anno dobbiamo reggerlo, non possiamo far saltare il nostro sistema di welfare, non possiamo interrompere quell’idea di governo che tiene insieme sviluppo e comunità. È la nostra cifra, è la nostra identità di marchigiani, dico io, e su questo ci sarà il massimo impegno. Ripristinare quelle risorse, metterle a disposizione dei Comuni, degli Ambiti sociali, dei servizi che si occupano della parte della comunità che ha più bisogno per non perdere questa caratteristica, per non creare una frattura che non c’è mai stata”.
Nella stessa seduta sono state presentate altre due mozioni: la 4, dei consiglieri Lega nord, Fratelli d’Italia (Leonardi, Zaffiri, Zura Puntaroni, Malaigia), anch’essa con richiesta di ripristino della quota 2014 del fondo e la 7 del consigliere Busilacchi, Partito Democratico, poi approvata, nella quale si chiede il ripristino del fondo sociale, ma nella quale non si specifica che l’entità dovrà essere pari a quella del 2014. Per tale ragione l’opposizione non ha votato la mozione della maggioranza. A seguire l’intervento dell’assessore al Bilancio, Cesetti, che ribadisce l’impegno, in tempi brevissimi, al recupero del finanziamento, con la rassicurazione ai Comuni (soprattutto, vorremmo dire, agli utenti). Un impegno ribadito nell’incontro tra il presidente e ANCI Marche, così come alla Campagna “Trasparenza e diritti” il giorno 22 luglio. Alla richiesta delle motivazioni per le quali non è stata indicata la cifra, il presidente ha risposto che la quantificazione può essere diversa e dipendere da altri finanziamenti in capo allo stato (fondi nazionali) o alla stessa Regione (vedi quote sanitarie nei servizi sociosanitari). Ad ogni modo non viene messo in discussione il finanziamento regionale.

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