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VALLESINA Gli aumenti della Tari diventano un rompicapo

In Comuni limitrofi e con lo stesso tipo di raccolta l’entità dei rincari sembra essere decisamente diversa

VALLESINA, 19 novembre 2020 – Gli aumenti nelle bollette della Tari continuano a far discutere.

La questione dei rincari era stata sollevata riguardo al Comune di Maiolati Spontini, e ora anche a Jesi si rivive la stessa situazione, con cittadini arrabbiati, tecnicismi da chiarire e la politica che trova spunto per alimentare il dibattito.

Tiziano Consoli, sindaco di Maiolati Spontini

Proprio dalle nostre colonne, il sindaco di Maiolati Spontini Tiziano Consoli aveva spiegato: «Gli adeguamenti tariffari sono stati determinati da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che agisce per nome e per conto dello Stato. Questi adeguamenti verso i quali il Comune di Maiolati si è dovuto adattare, prevedono che prevalga la composizione numerica dei nuclei abitativi rispetto ai metri quadri occupati dagli abitanti. Quindi le famiglie più numerose hanno subito degli innalzamenti importanti. Inoltre, si sono aggiunti i costi gestionali che precedentemente venivano gestiti all’interno delle società partecipate (Cis e Sogenus)  oltre a quelli sopraggiunti rispetto ai conferimenti scorretti dei rifiuti verdi».

Motivazioni riprese in parte anche dall’Amministrazione jesina. Ci viene però segnalato, che tra Comuni vicini, limitrofi o addirittura contigui, l’entità degli aumenti sia ben diversa.

Andrea Cesaroni, sindaco di Castelbellino

A Castelbellino, per citare un esempio indicativo, il rincaro rispetto al 2019 risulta essere di entità molto relativa.

«Nel nostro Comune abbiamo avuto un aumento medio del 5,5%spiega il sindaco Andrea Cesaroni – applicando quanto avevamo concordato con l’Ata e riuscendo a contrarre alcuni costi amministrativi, come hanno fatto diversi Comuni della media Vallesina».

Andrea Cesaroni, ovviamente non entra nel merito della vicenda relativa ad altri Comuni, ma suggerisce uno spunto di riflessione.

«Considerato che la produzione media e il tipo di raccolta è sostanzialmente lo stesso, sarebbe interessante parametrare i costi attuali tra Comuni limitrofi, per poter analizzare eventuali rincari che possono essere ritenuti eccessivi».

La sensazione è che l’affaire Tari si protrarrà nelle prossime settimane.

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(m.p.)

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