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VALLESINA SCIOPERO PER IL CLIMA: CUPRA MONTANA PIANTA UN ALBERO, A JESI CORTEO

attivista Greta Thunberg

Accolto l’appello della studentessa svedese Greta Thunberg divenuta simbolo mondiale di “Global strike for Future”

VALLESINA, 14 marzo 2019Cupra Montana aderisce allo Sciopero globale per il Clima previsto per domani, venerdì 15 marzo. Un piccolo Comune, una grande energia come quella della giovanissima attivista Greta Thunberg (foto in primo piano).

Svedese di 16 anni, Greta è il simbolo mondiale di questa protesta. Cupra Montana è una delle 957 città che hanno accolto l’appello della studentessa, 198 i Paesi che dovrebbero aderire all’iniziativa “Global Strike for Future“. Scenderanno in piazza tutti quelli che sentono il bisogno di sollecitare i Governi di tutto il mondo ad agire più decisamente per contrastare i cambiamenti climatici, la sfida di questo millennio.

Sensibili all’argomento, anche gli studenti più giovani di Cupramontana hanno deciso di aderire allo sciopero globale per il clima e invitano tutti proprio domani, alle ore 9, in Piazza IV Novembre per un corteo che si concluderà con la messa a dimora di un albero, come simbolo dell’impegno di questa comunità per l’ambiente.

«Venite con un cartello, uno striscione o qualsiasi cosa possa esprimere il vostro pensiero per l’ambiente – fanno sapere gli organizzatori -. Diciamo insieme che vogliamo aria più pulita, meno plastica nei nostri oceani, più energia da fonti rinnovabili, un futuro sostenibile per i bambini: più impegno per il pianeta». Anche Jesi partecipa allo sciopero: appuntamento alle 15 all’Arco Clementino per percorrere Corso Matteotti e ritrovarsi in Piazza della Repubblica. Iniziative sono organizzate ad Ancona, dove andranno anche studenti jesini, Urbino, San Benedetto del Tronto, Macerata, Porto Sant’Elpidio, Pesaro, Falconara e Civitanova Marche. Da anni gli scienziati di tutto il mondo hanno lanciato allarme: il riscaldamento globale è una minaccia e rischia di provocare disastri enormi.

Legambiente ricorda che sono 453 i fenomeni meteorologici riportati dalla mappa CittàClima.it che dal 2010 ad oggi hanno provocato danni nel territorio italiano (277 i Comuni dove si sono registrati eventi con impatti considerevoli) e ancora più rilevante è il tributo che continuiamo a pagare in termini di vite umane e di feriti, oltre 189 le persone vittime del maltempo (sempre dal 2010 ad oggi), con già 4 morti nei primi mesi del 2019, a seguito dei 15 eventi estremi registrati nella penisola. Il Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente, Snpa, che aderisce allo sciopero, riferisce che in Italia il 2018 risulta essere l’anno più caldo da almeno 2 secoli circa.

(e.d.)

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