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Cronaca

VERTENZA ELICA Dopo l’accordo al Mise la soddisfazione del Coordinamento

«La grande lotta durata nove mesi costruisce il futuro per il territorio e diventa modello da perseguire»

FABRIANO, 10 dicembre 2021 – Dopo la firma di ieri dell’accordo che porterà alla fine della vertenza Elica, il Coordinamento Unitario osserva con sollievo la fine di una complessa trattativa.

L’accordo siglato ieri permetterà la salvaguardia di posti di lavoro, rientro di alcune produzioni dalla Polonia e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali sotto forma di contratti di solidarietà nella quantità necessaria a portare avanti il piano industriale senza prevedere licenziamenti e la previsione di incentivi fino a 75.000 euro per chi volontariamente decidesse di essere messo in mobilità.

La nuova organizzazione “trasformerà” lo stabilimento di Mergo nell’hub dei prodotti di alta gamma (alta specializzazione dei lavoratori). In Polonia invece i processi ad alta standardizzazione ed automazione dei processi. In provincia di Ancona quindi rimarranno 1.000 dipendenti.

A margine dell’incontro e dell’accordo, la soddisfazione del Coordinamento unitario del gruppo che commenta i 9 mesi di vertenza.

«Dopo nove mesi di lotta è arrivata la firma all’ipotesi di intesa: un accordo difficile ma importante, dove non ci sarà nessun licenziamento e tutte le 150 uscite previste saranno accompagnate in percorsi di reindustrializzazioni, prepensionamenti e uscite incentivate. La forza – commenta il Coordinamento – il grande cuore e l’intelligenza delle lavoratrici e dei lavoratori hanno impegnato l’azienda a riportare 200.000 cappe di alto di gamma dalla Polonia, a mantenere in Italia le produzioni più importanti, presenti e future, garantendo alla fine del piano almeno 400 posti di lavoro full time. Lo stabilimento di Mergo diventa il centro unico di produzione dell’alto di gamma di Elica e viene istituito un modello partecipativo con il principio di confronto continuo tra la parti, nella logica che il futuro va costruito insieme e che il contributo delle persone che lavorano è fondamentale per la sopravvivenza della stessa azienda. Un accordo che vuole gettare le basi per un vero progetto di politiche industriali finalizzato costruire il futuro dell’azienda sul territorio di Fabriano che adesso sarà sottoposto al voto delle lavoratrici e dei lavoratori, dopo le assemblee che si svolgeranno oggi».

(Redazione)

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