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Cronaca

VERTENZA ELICA Fiom: «Ci aspettiamo posizione aziendale diversa»

Cresce l’attesa per il nuovo confronto al Mise previsto per settembre

FABRIANO, 4 agosto 2021 – La Fiom analizza i passi compiuti all’interno della vertenza Elica, che da mesi sta catalizzando gli interessi del territorio fabrianese (e non solo).

Decisa l’analisi dell’organizzazione sindacale, con che con Pierpaolo Pullini della segreteria di Ancona e responsabile per il territorio fabrianese commenta così. «I tentavi di dialogo che stanno provando ad emergere dai tavoli tecnici, evidenziano una scarsa volontà del management a rivedere le proprie posizioni da cui consegue una fortissima difficoltà di fare sintesi e ci restituisse un’azienda che, oltre agli annunci e agli approcci, è veramente disponibile a cambiare troppo poco. Elica concretizza le sue disponibilità con lavoro aggiuntivo per 15 persone, lasciando così oltre 315 esuberi: posizione ancora gravemente insufficiente».

«Le disponibilità al reshoring – prosegue Pullini – costituiscono una parte residuale del lavoro che potrebbe essere riallocato in Italia e sono sproporzionate al ribasso rispetto ai volumi che invece si vogliono delocalizzare: la sintesi, a queste condizioni, risulta veramente complicata ed è più che mai fondamentale una mediazione istituzionale per provare a trovare il punto di equilibrio che si ponga l’obiettivo della piena occupazione del personale e del futuro, anche in prospettiva, degli stabilimenti italiani dell’area cappe. Gli annunci che seguono l’approvazione dei risultati consolidati del primo semestre, non fanno che confermare la totale inadeguatezza delle strategie dei manager: aumento dei ricavi e delle vendite, marginalità a doppia cifra, diminuzione dell’indebitamento, dovrebbero portare un’azienda ringraziare i/le propri/e dipendenti per gli sforzi ed i sacrifici fatti anche durante la pandemia e non ad annunciare il licenziamento di centinaia di persone ed il trasferimento di produzioni».

«Le performances approvate dal CdA costituiscono nei fatti un’approvazione della grande lotta che le lavoratrici ed i lavoratori stanno portando avanti dal 31 marzo, con scioperi che si susseguono quotidianamente ormai da quasi un mese e che stanno portando alla luce tutte i limiti di un management le cui strategie ed i cui annunci, vengono sempre smentiti dai fatti e dai loro stessi bilanci. Il 1 settembre – conclude Pullini – in attesa di tornare al MISE, ci aspettiamo una posizione aziendale diversa che tenga conto del bene delle persone e del futuro del territorio e non incentrata su logiche meramente finanziarie e speculative che continueremo a contrastare con tutte le nostre forza e con la nostra capacità di avanzare proposte alternative, dove centro ci sono sempre i valori su cui Elica si fonda».

(Redazione)

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