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Cronaca

VERTENZA ELICA I lavoratori dicono “Sì” all’accordo siglato al Mise

Il voto conferma quindi gli accordi presi in sede ministeriale: hanno votato “sì” 426 lavoratori, “no” 32 lavoratori (il 6,8%) mentre si è astenuto il 2,3% (pari a 11 lavoratori)

FABRIANO, 15 dicembre 2021 – I lavoratori di Elica dicono “sì” all’accordo siglato nei giorni scorsi al Ministero dello sviluppo economico.

Il referendum ha visto oltre il 90% dei votanti votare sì all’accordo che permetterà la salvaguardia di posti di lavoro, rientro di alcune produzioni dalla Polonia e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali sotto forma di contratti di solidarietà nella quantità necessaria a portare avanti il piano industriale senza prevedere licenziamenti e la previsione di incentivi fino a 75.000 euro per chi volontariamente decidesse di essere messo in mobilità.

Per il prossimo biennio, sono inoltre previsti investimenti in prodotto e processo per 7,5 milioni di euro e percorsi formativi necessari alle nuove tipologie di produzione ed alla mobilità tra reparti che servirà a garantire lavoro a tutte le persone che resteranno in Elica.

Un momento delle Assemblee Elica

L’Italia centrale nelle strategie della multinazionale, non solo perché sede del quartier generale ma soprattutto da un punto di vista produttivo, con una importante operazione di reshoring dalla Polonia di circa 200.000 cappe con l’impegno di destinare allo stabilimento di Mergo tutte gli sviluppi di prodotto futuri dello stesso segmento ed accorpandoci le produzioni dello stabilimento di Cerreto d’Esi, in particolare il prodotto di punta Nikola Tesla, che invece erano destinate all’est Europa dove erano, infatti, già state avviate le produzioni.

Al tempo stesso il sito di Cerreto sarà oggetto di re industrializzazione che, insieme al reimpiego del personale, esclusivamente su base volontaria ed incentivata, garantirà i livelli occupazionali sul territorio: su questo sarà fondamentale avviare al più presto un confronto per verificare i termini precisi e mettere le persone nelle condizioni di poter fare la scelta più giusta in base alle proprie esigenze e necessità; sono già iniziati i primi contatti con le amministrazioni locali più attente ed interessate.

Soddisfatta la Fiom, che ha ribadito l’importanza dell’accorso siglato a Roma. «È stato molto importante – spiega la segreteria anconetana – perché arrivato alla fine di un periodo molto difficile e duro, dove a vincere è stato esclusivamente il territorio ed il Paese in generale, grazie al cuore, alla passione, alla forza delle lavoratrici e dei lavoratori di Elica che con la loro grande lotta sono riuscirti ad invertire un paradigma e hanno voluto indicare una strada diversa da seguire rispetto alle logiche speculative che stanno travolgendo il mondo del lavoro in Italia e contro le quali le persone vengono quasi sempre lasciate da sole, mentre ci sarebbe davvero bisogno di scelte coraggiose da parte di chi governa».

(Redazione)

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