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Cronaca

VERTENZA ELICA Il coordinamento unitario: «Il Ministero faccia la sua parte»

Parti ancora distanti, commenta il Coordinamento, che ribadisce il perdurare dello stato di agitazione

FABRIANO, 1 settembre 2021 – Ripreso con l’inizio del mese di settembre il confronto tra organizzazioni sindacali ed Elica per riuscire a trovare una quadra della complessa vertenza.

«Le distanze restano ancora molto importanti – commenta il Coordinamento sindacale unitario – siamo riusciti ad impegnare l’azienda a mantenere la produzione del Tesla, prodotto simbolo e di punta, in Italia, in aggiunta a quanto si era già ottenuto nei precedenti incontri».

«Rimane ancora troppo alto il numero di persone che rischiano di essere escluse dal ciclo produttivo prosegue il Coordinamento – ed una parte importante di modelli “alto di gamma” e assimilabili, continuano ad essere ritenuti non sostenibili da parte del management ma comunque potrebbero essere di oggetto di discussione e valutazione. Questo diminuirebbe di molto l’impatto occupazionale e sancirebbe il fatto che i modelli Top del business tornerebbero ad essere prodotti nella quasi totalità in Italia: il tutto accompagnato da un reale di piano di investimenti permetterebbe di provare ad intraprendere una strada percorribile».

«A questo punto la discussione deve necessariamente spostarsi al Ministero dello Sviluppo Economicoincalzano i sindacati – per valutare gli strumenti che possono essere messi a disposizione di un progetto di reshoring che potrebbe essere costruito, in una prospettiva di lungo periodo, a salvaguardia dell’occupazione sul territorio e del patrimonio industriale del Paese».

«In attesa di una convocazione urgente da parte del Ministero – concludono – che comunque era prevista entro la prima decade di settembre, rimane negli stabilimenti lo stato di agitazione a sostegno della vertenza e nei prossimi giorni potrebbero continuare le azioni di lotta dentro e fuori le fabbriche, anche con iniziative ad oltranza qualora si rendesse necessario».

(Redazione)

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