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Cerreto d'Esi

VERTENZA ELICA La proposta PD: zona logistica semplificata

La proposta dei Dem marchigiani lanciata ieri a Cerreto D’Esi

CERRETO D’ESI, 13 giugno 2021 – Una serie di misure per detassare ed eliminare vincoli burocratici. Il PD delle Marche lancia la proposta .

L’onorevole dem Alessia Morani ha illustrato una proposta che si muove all’interno delle normative vigenti, e che offrirebbe la possibilità di una zona economica speciale con molti vantaggi dal punto di vista fiscali. Presenti i consiglieri regionali del Maurizio Mangialardi, Antonio Mastrovincenzo e Romano Carancini.

Un pacchetto di prospettiva, presentato ieri a Cerreto D’Esi, uno dei luoghi simbolo della vertenza Elica.

«Il caso della Elica di Fabriano, con 400 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, è un esempio lampante del problema delle delocalizzazioni per le nostre imprese – ha spiegato la parlamentare marchigiana – la spinta a lasciare l’Italia è dovuta alla ricerca di minori costi fiscali e ridotti vincoli burocratici. Questa proposta permetterebbe di ottenere sul territorio sensibili sconti fiscali e una semplificazione amministrativa molto rilevante, garantendo la tutela del nostro tessuto produttivo e dei livelli occupazionali».

« Abbiamo avanzato un proposta concreta – ha sottolineato Mastrovincenzo – che mi auguro la giunta regionale e la sua maggioranza sappiano accogliere. È una opportunità da sviluppare  per il nostro territorio e un contributo progettuale valido, fin da subito, per la vertenza Elica».

«Chi ha compiti di responsabilità – ha aggiunto Carancini – deve avere il pensiero rivolto ai lavoratori di Elica e alle loro famiglie facendosi carico di ipotesi concrete che possano riportare i lavoratori al loro posto».

«Il progetto – ha poi proseguito il consigliere regionale dem in regione Maurizio Mangialardi – muove dalla legge di bilancio 2020 che ha previsto la possibilità di istituire zone logistiche semplificate rafforzate nelle regioni del centro-nord Italia, unendo il vantaggio delle semplificazioni burocratiche già previste per le zone logistiche semplificate con quello delle agevolazioni fiscali per gli investimenti produttivi delle zone economiche speciali.  Questo permetterebbe, tra l’altro, di sfruttare l’applicabilità del credito di imposta per investimenti previsto per il mezzogiorno fino a un massimo di 100 milioni di euro cumulabile anche con altri crediti d’imposta; di accedere alla riduzione del 50% dell’Ires e una riduzione sensibile dei costi di trasporto e la costituzione di una zona franca doganale nel porto di Ancona».

(Redazione)

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