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Cronaca

VERTENZA ELICA Lavoratori in sciopero messi “in libertà” dall’azienda

Sul posto, secondo quanto riferito dal coordinamento unitario del gruppo, anche l’intervento delle forze dell’ordine

MERGO, 25 giugno 2021«Durante lo sciopero Elica mette in libertà il personale e rifiuta il lavoro: una condotta a nostro avviso antisindacale che valuteremo di portare in tribunale». Questa la denuncia fatta dal coordinamento unitario sindacale in una nota stampa diffusa nella mattinata di oggi.

«Durante la giornata di sciopero – prosegue il coordinamento –  improvvisamente l’azienda si è arrogata il diritto di mettere in libertà una parte del personale che stava lavorando, negando la prestazione lavorativa nei reparti non in sciopero ed intimando ad alcune persone di andarsene. Successivamente ad altri dipendenti che arrivavano per iniziare il lavoro nel secondo turno, al momento dell’ingresso in stabilimento veniva consegnata una comunicazione con la quale si ordinava di non entrare in fabbrica ma di ripresentarsi dopo 3 ore, con la pretesa che le persone se ne andassero fuori dai cancelli ad aspettare sotto il del sole, negando anche un riparo a chi era arrivato in macchina con altri colleghi ai quali, invece, il lavoro era stato concesso».

Secondo quanto riferito dal coordinamento si è reso necessario l’intervento dei Carabinieri e della Digos.

«Intervento – proseguono – per gestire la complicatissima situazione creata da Elica, i cui comportamenti unilaterali, che tutto lasciano presagire meno che una reale disponibilità al dialogo, stanno rendendo esplosiva la situazione dentro gli stabilimenti, non solo per i contenuti del piano che sono devastanti per le persone e per il territorio, ma anche per le modalità con cui ogni volta si affrontano le situazioni».

Comportamento definito dal coordinamento come «antisindacale, valuteremo sicuramente di portare l’azienda in tribunale: mettere in libertà le persone per mancanza di materiali, con la cassa integrazione aperta, che si sta utilizzando da oltre un decennio, è una scelta che sembra davvero provocatoria».

«Al momento del rientro al lavoro, le segreterie di Fim, Fiom, Uilm, e le Rsu hanno proclamato lo sciopero per tutto il resto della giornata e lo stabilimento si è svuotato completamente. Ancora una volta le scelte dei manager si dimostrano inopportune – concludono attaccando i sindacati -,  inadeguate e pericolose, ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori si mobilitano per salvare l’azienda dalle conseguenze causate dalle scelte aziendali. A questo punto, sarebbe davvero interessante sapere cosa pensa di questo comportamento, che ricorda tanto quelli dei padroni delle ferriere del 1800, il presidente Casoli, titolato di Cavalierato del Lavoro della Repubblica e Presidente dell’Associazione Italiana delle Aziende Familiari, titoli che forse andrebbero riconsegnati se Elica è davvero diventata quello che stiamo scoprendo giorno dopo giorno e se non cambierà strategia e modalità di approccio alla discussione, ad iniziare dall’incontro del 30 giugno nella sede governativa».

(Redazione)

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