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Cronaca

VERTENZA ELICA «L’azienda non ha più alibi»

Duro il commento della consigliera regionale pentastellata Simona Lupini: «Impedire il sacrificio di intere comunità»

FABRIANO, 4 maggio 2021 – La vertenza Elica continua a far discutere, con le posizioni tra le parti distanti al termine del vertice avvenuto in videoconferenza alla presenza del viceministro Todde.

Elica decisa nel sostenere la necessità del piano industriale e le parti sociali ancora una volta a ribadire la necessità del ritiro immediato di un piano che porterà alla riduzione dei volumi produttivi (da 1.400.000 a meno di 400.000), chiusura di reparti a Mergo, la chiusura dello stabilimento di Cerreto D’Esi ed il trasferimento di linee produttive in Polonia.

Decisa la presa di posizione di Simona Lupini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che punta il dito contro la multinazionale.

«La posizione di Elica è che non possono fare altrimenti – dichiara la Lupini –  e licenziare 400 operai sarebbe l’unico modo per salvarsi da una concorrenza spietata e non mandare a casa anche gli impiegati»

«Il piano industriale presentato – questo il commento a caldo di Giulio Cocci, ad di Elica a margine dell’incontro di ieri – è essenziale per salvaguardare la capacità competitiva di Elica nel futuro e per superare le criticità dell’area Cooking Italia che continua, da anni, a rimanere in perdita. Condivido l’approccio proposto dalla vice Ministro Alessandra Todde per avviare un confronto proficuo tra le parti sui contenuti».

Simona Lupini

«Elica non ha più alibi – ha concluso la consigliera regionale – l’azienda non è affatto in crisi nera, e il suo tentativo di mettere i lavoratori l’uno contro l’altro è inaccettabile. Se questo è il modo in cui l’azienda vuole condurre così la trattativa, è bene che Stato e Regione inizino a studiare le contromisure necessarie, per impedire che intere comunità vengano sacrificate in nome della prossima cedola per gli azionisti»

(Redazione)

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