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Cerreto d'Esi

VERTENZA ELICA Preoccupazione per l’indotto

Tritarelli, presidente Cna Servizi Impresa Macerata: «L’eccezionale produzione serviva solo per riempire i magazzini in previsione dello stop»

FABRIANO, 4 aprile 2021 – La vertenza Elica continua a tenere banco tra picchetti, reazioni politiche e prospettive future. Un futuro che si fa nebuloso anche per quanto riguarda l’indotto secondo il presidente di CNA Servizi Impresa (di Macerata) Maurizio Tritarelli.

Una scelta ingiustificata secondo Tritarelli: «Fino a febbraio molti di loro avevano triplicato i turni per far fronte alle commesse degli stabilimenti Elica di Mergo e Cerreto d’Esi ma, alla luce di quanto accaduto, l’eccezionale produzione serviva solo per riempire i magazzini in previsione dello stop».

Maurizio Tritarelli

Il Presidente Tritarelli, esprime vicinanza e solidarietà nei confronti dei lavoratori, ma vede a tinte fosche anche le previsioni per il futuro della Elica«Se non era in una situazione di crisi sino ad oggi, ora però è facile che ci andrà perché la produzione polacca non è certo di qualità come quella nostrana. È risaputo, infatti, che dagli stabilimenti in Polonia non sono rari i pezzi difettati rispediti al mittente dai clienti. I colossi internazionali clienti di Elica, non metteranno di certo a repentaglio i loro blasonati marchi per far guadagnare la Spa di Cerreto».

Preoccupazione espressa dal sindaco della vicina Matelica, Massimo Baldini, che commenta così sui social: «Anche in città ci sono maestranze nell’azienda fabrianese e l’auspicio è quello di una modifica della programmazione presentata: è necessario un fattivo intervento di tutte le forze sindacali e politiche Regionali affinché la situazione occupazionale del territorio non patisca politiche poco favorevoli per lo sviluppo economico dei comuni dell’entroterra marchigiano già sofferente per la crisi delle industrie Merloni».

(Redazione)

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