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Cerreto d'Esi

VERTENZA ELICA Stato di agitazione permanente

Convocato per il prossimo 29 aprile il tavolo di crisi al Mise, presente anche l’azienda

FABRIANO, 20 aprile 2021 – Stato di agitazione permanente. Questa è la presa di posizione delle sigle sindacali dopo l’incontro di oggi, presenti Mise ed istituzioni regionali.

Durante l’incontro propri le istituzioni regionali e quelle ministeriali hanno ribadito il punto fissato da Elica: procedere con il piano con l’apertura di “Attenuarne gli effetti”.

Dura la reazione dei sindacati che hanno ribadito la totale contrarietà al piano presentato dalla multinazionale lo scorso 31 marzo.

«Piano che va assolutamente rigettato», queste le prime parole al termine dell’incontro e che porterà ad una riduzione dei volumi produttivi, la chiusura di reparti a Mergo, la chiusura dello stabilimento di Cerreto d’Esi, trasferimento di linee produttive in Polonia e 409 esuberi su 560 nei due stabilimenti interessati.

«Le segreterie territoriali e le segreterie nazionali – spiegano Fim, Fiom e Uilm –  ritengono percorribile una discussione incentrata su delocalizzazioni in un momento di crescita del mercato, solo per inseguire logiche finanziarie che non tengono conto di chi lavora e che rischia di creare ulteriori tensioni sociali dentro gli stabilimenti del gruppo».

«Il Mise e la regione – proseguono i sindacati – hanno ribadito la loro contrarietà al piano di Elica, confermando la disponibilità a valutare tutti gli strumenti da mettere a disposizione nella complicata discussione. Risulta fondamentale, al fine di evitare situazioni drammatiche in tutto il paese, la proroga del blocco dei licenziamenti da parte del governo».

(Redazione)

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