Segui QdM Notizie

il parere dell’esperto

VETERINARIA IL SONNO DELLE TARTARUGHE

La rubrica “Il parere dell’esperto” è uno spazio affidato a persone specializzate su argomenti di comune interesse

 

Dott.ssa Mimosa Agnese Bonci, Medico Veterinario

Che sonno!

 

Le tartarughe sono rettili e per vivere dipendono dal calore.

Questo è fondamentale per poter far funzionare tutti i processi metabolici quali ad esempio la digestione e la riproduzione.

Nei climi temperati mettono in atto una strategia per superare il freddo invernale: il letargo. Senza il letargo morirebbero poiché tutti i processi metabolici rallenterebbero fino a non funzionare più.

Durante la stagione fredda le tartarughe di terra scavano un rifugio sotterraneo mentre quelle d’acqua si adagiano sul fondo dei laghetti, lì rallentano il metabolismo e consumano molto lentamente le riserve corporee. In primavera escono dalle tane e riemergono dall’acqua, queste ultime sono in grado di sfruttare l’ossigeno anche senza respirazione.

Molta attenzione va data alla specie, ad esempio quelle dei climi tropicali o desertici se fossero lasciate all’aperto d’inverno morirebbero poiché non vanno in letargo e quindi devono superarlo in appostiti terrari a volte anche riscaldati.

Le tartarughe terrestri che vanno in letargo sono le nostre testuggini mediterranee.

Le tartarughe d’acqua dolce (Trachemys spp.) hanno un letargo facoltativo cioè dipende se vivono in casa restano sveglie tutto l’anno se invece lasciate fuori vanno in letargo.

Quindi se non siamo sicuri della specie e provenienza della nostra tartaruga dobbiamo rivolgerci a un erpetologo o a un veterinario esperto in rettili per la loro identificazione e consigli utili per quanto riguarda la specie.

Durante la bella stagione si preparano al letargo mangiando molto e accumulando grasso, questa è una fase importantissima e quindi andrebbe sempre controllato il loro stato di salute nel periodo autunnale, poiché se troppo magre o malate non riescono a superare l’inverno e nel caso in cui riuscissero a superarlo molte di loro avrebbero molte difficoltà nel riprendersi.

Le tartarughe percepiscono che si avvicina il momento del letargo con la diminuzione delle ore di luce ma l’interramento dipende sempre dalla temperatura ambientale esterna.

La temperatura ideale per il letargo è di 4-5°C se la temperatura è troppo bassa rischiano il congelamento mentre se troppo alta il rallentamento del metabolismo non è ottimale e consumano troppo velocemente le riserve.

Dott.ssa Mimosa Agnese Bonci

[email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

News