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Cronaca

FABRIANO ACCORDO CON LA DITTA PENZI, IL SINDACO: “IN CASSAZIONE PER ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ”

FABRIANO, 12 maggio 2016 – Accordo con la ditta Penzi. Il comune di Fabriano, comunque, non rinuncerà al ricorso in Cassazione. Il sindaco, Giancarlo Sagramola, infatti, pretende che comunque siano accertate le relative responsabilità. Per ben due volte si sono rischiate le dimissioni del primo cittadino: la prima alla notifica della sentenza a fine novembre 2015 e la seconda volta quando è stata respinta la richiesta di sospensiva degli effetti medesime della sentenza nel febbraio scorso. Ora, dopo mesi febbrili sembra poter tornare il sereno sui conti comunali. La trattativa per la definizione del riconoscimento del debito, stabilito con sentenza della Corte di Appello di Ancona, in conseguenza del contenzioso per il riconoscimento danni alla ditta Penzi originato da lavori per l’ospedale effettuati oltre 20 anni fa, sta arrivando alla conclusione, l’incipit del post su Facebook che il sindaco Sagramola ha postato nella propria bacheca della sua pagina politica. «L’avvocato di controparte dopo scambi di proposte e trattative, ha comunicato l’accettazione da parte della Ditta riguardo alla rateizzare del dovuto dal Comune in tre annualità per un importo di circa 1.800.000 euro, complessivi». Vale a dire, quindi, tre rate da 600 mila euro complessivi. Un importo che dovrebbe essere omnicomprensivo riguardo ad interessi e parcelle dei legali. «Si sta stilando l’accordo definitivo di transazione che potrà essere sottoposto all’approvazione della Giunta e del Consiglio comunale», evidenzia ancora il primo cittadino. Accordo che potrebbe essere siglato ufficialmente nella giornata di oggi. «Stiamo aspettando tutta la documentazione», la conferma di Sagramola. L’accordo di transazione, una volta sottoscritto, permetterà l’approvazione del bilancio di previsione 2016 con l’intero riconoscimento in tre annualità del debito. Contestualmente, si potrà procedere all’approvazione del conto consuntivo, con la relativa destinazione della parte non vincolata dell’avanzo di amministrazione. Si tratta di circa 390 mila euro che, insieme ad ulteriori risparmi, porterebbero al pagamento della prima rata del lodo Penzi. Dunque, la caparbietà del primo cittadino e del legale incaricato dall’ente comunale, Maurizio Benvenuto, hanno portato al risultato sperato per evitare il riequilibrio finanziario pluriennale di bilancio, con il rischio concreto di falcidiare il welfare comunale. «Non rinuncio al ricorso in Cassazione perché voglio che siano accertate le responsabilità», la conclusione del primo cittadino.

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