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Tennis Berrettini-Sinner: i due fenomeni italiani a confronto

Tennis / Berrettini-Sinner: i due fenomeni italiani a confronto

Matteo Berrettini e Jannik Sinner stanno portando il tennis italiano ad altissimo livello, sempre più alto.

Da qualche mese, infatti, entrambi i giocatori sono entrati nella top 10 mondiale, rispettivamente al settimo e al decimo posto del ranking.

Per il nostro Paese il 2021, dal punto di vista sportivo, è stato un anno straordinario.

Alla vittoria dell’Europeo di calcio e all’ottimo percorso effettuato dagli atleti italiani durante le Olimpiadi di Tokyo, si sono aggiunti anche i risultati ottenuti da due fenomeni che, per caratteristiche, sono completamente diversi.

Sinner e Berrettini i due fenomeni del tennis italiano

Sinner, più giovane di Berrettini, ha scalato velocemente la classifica, raggiungendo ottimi risultati fin da subito ed entrando in top 10 a soli 20 anni e 2 mesi.

Berrettini, unico italiano nella storia ad aver raggiunto la finale a Wimbledon, ha avuto una crescita più graduale, che lo ha portato ai massimi livelli con più calma.

Per far capire la portata dell’evento, nella storia di questo sport non era mai successo che due italiani raggiungessero contemporaneamente la top 10 mondiale.

Sinner è il quinto giocatore italiano ad entrarci, il primo in assoluto fu Adriano Panatta nel 1973. Berrettini, classe 1996, non ha scelto il tennis dal primissimo istante.

Il tennista romano, infatti, praticava judo e ha cominciato a giocare a tennis su richiesta del fratello più giovane, Jacopo.

Tennis, Berrettini-Sinner: i due fenomeni italiani a confronto

Dopo diversi anni sotto la gestione di Raoul Pietrangeli al Circolo della Corte dei Conti di Roma, Berrettini è passato ufficialmente all’Aniene, dove ha conosciuto il suo attuale allenatore Vincenzo Santopadre.

Il suo maggior successo, contro tutti i pronostici sui tornei di tennis, è stata certamente la finale raggiunta a Wimbledon, persa contro uno straordinario ed infermabile Novak Djokovic.

Tuttavia, quella finale non è stata di certo l’unico grande risultato ottenuto dal romano nella sua carriera.

Berrettini agli US Open

Berrettini ha anche raggiunto la semifinale agli US Open nel 2019. Ha conquistato almeno gli ottavi di finale nel singolare maschile di tutte le quattro prove del Grande Slam, inoltre, ancora oggi, è l’unico tennista italiano ad essersi qualificato per due stagioni (2019 e 2021) alle ATP Finals.

Il classe 1996 è l’unico giocatore italiano ad aver vinto un titolo ATP sull’erba: il Queen’s. Su otto finali disputate, Berrettini è riuscito a portare a casa ben cinque titoli ATP.

Anche Jannik Sinner, così come il suo connazionale, prediligeva un altro sport rispetto al tennis.

Nato a San Candido nel 2001, il tennista italiano è cresciuto con lo sci.

Portato e allenato in Liguria da Riccardo Piatti, grande esponente del tennis italiano, si dice che Sinner da ragazzino fosse talmente ossessionato dalle palline a tal punto di cercare di colpire con estrema precisione gli interruttori della luce.

Sinner è l’attuale giocatore più giovane

Sinner, momentaneamente, è il più giovane tennista d’Italia ad aver trionfato in un torneo del circuito maggiore nell’era Open e resta anche l’unico ad essersene accaparrati ben quattro in una sola stagione.

Le vittorie, ottenute due volte a Sofia, a Melbourne, ad Anversa e a Washington, sono 5 in tutto. Considerato la prossima stella di questo sport da due fenomeni assoluti come Novak Djokovic e Roger Federer, Sinner, nelle prove del Grande Slam, ha già raggiunto i quarti di finale del Roland Garros nell’edizione del 2020. Il classe 2001, inoltre, è il più giovane vincitore delle NextGen ATP Finals.

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