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Montemarciano Lungomare, situazione difficile ma i ponti festivi portano clienti

Il litorale di Marina mostra ferite ancora aperte e profonde, soprattutto nel tratto che va dal ristorante Acqua Salata allo chalet Heidi

Montemarciano – Le mareggiate hanno spazzato via la spiaggia ma non la determinazione, la passione e la voglia di combattere di titolari di ristoranti, chalet e stabilimenti balneari di Marina di Montemarciano.

Il litorale mostra ferite ancora aperte e profonde, soprattutto nel tratto che va dal ristorante Acqua Salata allo chalet Heidi, la strada in alcuni punti è disastrata, le onde delle mareggiate dei giorni scorsi sono arrivate quasi alle case.

Eppure gli operatori non perdono la speranza e non amano piangersi addosso, in particolare in questi giorni di ponti e di festività nei quali comunque i clienti ci sono e il lavoro non manca.

«Abbiamo prenotazioni e ne siamo felici – dice Alberto Berardi dell’omonimo ristorante – anche se indubbiamente il maltempo e il freddo dei giorni scorsi hanno avuto un’incidenza negativa. Il 25 aprile si è lavorato parecchio anche con persone che sono in ferie e provengono da fuori regione».

E il futuro? Cosa riserverà l’estate ai titolari di chalet e ristoranti della zona ora che la spiaggia praticamente è inesistente, completamente erosa dal mare in burrasca?

«Siamo preoccupati per la stagione estiva – sottolinea Berardi – perché molti nostri clienti si fermavano una giornata al mare e poi venivano a pranzare o cenare da noi. Speriamo proprio che l’Amministrazione regionale e quella del Comune di Montemarciano trovino risorse e disponibilità per migliorare la situazione relativa al ripascimento e alle scogliere».

Anche Stefano Bellucci de La Cala non nasconde la sua ansia per la stagione estiva che è alle porte.

«Siamo in balia del meteo e del mare. Stiamo già subendo difficoltà per via del maltempo e delle condizioni dell’arenile – spiega – e nei mesi estivi sarà anche peggio. Certo, in questi giorni dei ponti festivi del 25 aprile e del 1° maggio, con tanto di sabato e domenica nel mezzo, abbiamo avuto clienti e abbiamo prenotazioni, ma non sappiamo cosa ci riserverà l’estate. È urgente che anche davanti alle nostre attività inizino al più presto i lavori per fortificare le scogliere e per mettere in sicurezza la costa».

Anche Marco Mengucci, titolare col fratello Mauro dello stabilimento e ristorante Heidi, mette in evidenza lo stesso concetto.

«Siamo messi male, molto peggio che in passato. Devo preoccuparmi da solo di alzare gli scogli a protezione del mio stabilimento – afferma – e devo attrezzare un escavatore con un notevole dispendio economico e di energie. In questi giorni di ponte abbiamo aperto il ristorante e diversi nostri clienti ci hanno fatto visita. Abbiamo anche ospitato gente di passaggio che veniva verso il mare ma non sappiamo davvero a che santo votarci per i mesi estivi. Mi telefonano per prenotare ombrelloni e lettini ma con dolore dico a tutti che non abbiamo più la spiaggia».

Andrea Caracciolo di Acqua Salata è soddisfatto del volume di lavoro di questi giorni di festa dove il suo ristorante ha lavorato bene e dove sono giunti anche diversi clienti da fuori regione, in particolare dall’Umbria.

«Però devono mettere mano alle scogliere, avrebbero dovuto iniziare i lavori più a nord, da Heidi venendo verso sud piuttosto che il contrario».

© riproduzione riservata

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