Segui QdM Notizie
;

Eventi

Festa Club Scherma Jesi 40 anni sul tetto del mondo, verso Parigi e oltre

In attesa della nuova “casa” che sarà pronta entro l’estate «per continuare ad essere scrigno prezioso del tesoro di medaglie olimpiche»

Jesi – Si è tenuta martedì sera, alla presenza di un foltissimo pubblico e di importanti rappresentanze delle istituzioni locali, della Federazione Italiana Scherma, del Coni-Cip, nonché dei campioni di ieri e di oggi, la Festa del Club Scherma di Jesi, un’occasione preziosa per raccontare le storie di successo della equipe con lo sguardo proiettato al futuro, verso Parigi 2024, e per il romantico saluto della comunità – martedì si è svolto l’ultimo evento non sportivo – al glorioso Palascherma di via Solazzi.

«Un simbolo della città, luogo di talenti e cittadinanza, che ha reso felice la vita della nostra Jesi – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – . Dopo l’estate lascerà il posto alla nuova Casa della Scherma ma resterà tutto il suo potenziale evocativo».

WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (1)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (2)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (3)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (4)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (5)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (6)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (7)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.38 (8)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.39
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.39 (1)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.39 (4)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.39 (3)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.39 (2)
WhatsApp Image 2024-04-24 at 11.06.39 (5)
previous arrow
next arrow
Shadow

L’iniziativa, patrocinata dal Comune, si inserisce all’interno del grande programma di eventi: “Jesi e il ‘900 verso il 2050”, a cura della Fondazione Gabriele Cardinaletti Onlus, che da oltre tre settimane offre alla comunità un ricco percorso attraverso progettualità, innovazione, salute e benessere, intese quali fondamenta per il futuro della Vallesina.

Organizzata come una linea del tempo nei tre momenti del passato, presente e futuro la serata si è aperta con la proiezione di un video che ha ripercorso i “40 anni sul tetto del mondo” della compagine schermistica jesina.

«Il Club Scherma Jesi, grazie alla sua storia piena di successi internazionali, rappresenta un faro di eccellenza per la città e si impegna quotidianamente affinché lo sport in generale possa essere veicolo di valori, di comunità e di visione a lungo termine», ha sottolineato il presidente Maurizio Dellabella .

«È questo il senso degli incontri che abbiamo voluto promuovere in seno a Jesi e il ‘900, con lo scopo di coinvolgere le istituzioni, le Società sportive e le famiglie, nella creazione di una rete virtuosa, di un percorso condiviso per favorire la formazione e la crescita delle nuove generazioni».

«Siamo qua – è intervenuto Mario Iezzi, in rappresentanza del main sponsor Intesa Sanpaolo – perché condividiamo profondamente i valori che ha sempre abbracciato questo Club, contribuendo negli anni, a far crescere in maniera genuina e serena generazioni di ragazzi, alcuni dei quali grandi campioni. Principi come il fair play, la sana competizione, la determinazione, si fondono bene con quelli di una sana attività aziendale: siamo al fianco del Coni per valorizzare queste eccellenze».

Sono intervenuti all’evento anche Andrea Cardinaletti, presidente della Fondazione Gabriele Cardinaletti Onlus, il Presidente del Coni Comitato regionale Marche, Fabio Luna, il vicepresidente del Comitato Paralimpico Marche Roberto Novelli e l’assessora regionale allo Sport Chiara Biondi (in video).

Chiamati sul palco dall’ironia di Andrea Carloni, hanno dialogato con il giornalista sportivo alcuni dei soci storici del Club: Alberto Proietti Mosca, Presidente onorario che ha guidato la Società per più di quarant’anni, il responsabile tecnico della Nazionale di Fioretto e già campione olimpico Stefano Cerioni e le storiche campionesse del Club Scherma Jesi Susanna Batazzi, Doriana Pigliapoco e Anna Rita Sparaciari.

Poi la memoria – tra aneddoti e ricordi commossi – del grande maestro Ezio Triccoli, fondatore, nel 1947, del Club Scherma Jesi e insegnante delle prime generazioni di ori jesini.

«L’intelligenza di Triccoli – racconta Alberto Proietti Mosca – fu quella di aver saputo far sì che gli atleti ai vertici potessero diventare maestri, per non disperdere quel patrimonio e far proseguire la storia di questo Club».

«Credo che se non ci fosse stato – ha spiegato la figlia, Maria Cristina Triccoli – oggi non saremmo qui. Il mio sincero augurio va a tutti questi ragazzi, perché si ripeta di nuovo lo straordinario miracolo di mio padre».

La tranche centrale dell’evento è stata dedicata al presente, con il coinvolgimento, oltre che del presidente Maurizio Dellabella, del presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi e di Stefano Angelelli, presidente del Comitato Marche della Fis, della pluricampionessa olimpica nonché maestra del Club Scherma Jesi e della Nazionale di Fioretto Giovanna Trillini, di Annalisa Coltorti, preparatrice atletica del Club e della Nazionale italiana di fioretto e di Maria Elena Proietti Mosca, maestra e direttore tecnico del team.

Dulcis in fundo – dopo il videosaluto della campionessa olimpica Elisa Di Francisca – un tuffo nel futuro prossimo della scherma jesina e della città con il ct Stefano Cerioni e i medagliati Tommaso Marini, Campione europeo e mondiale di fioretto e Alice Volpi, Campionessa mondiale e olimpica di fioretto.

Atteso invece per la fine dell’estate – stando alle previsioni dell’assessora all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici del Comune di Jesi Valeria Melappioni – il grande progetto della nuova Casa della Scherma, «un unicum nel panorama schermistico europeo», ha dichiarato Paolo Azzi.

La struttura, alla quale si accederà attraverso via delle Nazioni, darà le spalle al PalaTriccoli, configurandosi come parte integrante di quel sistema di impianti sportivi già esistenti che costituiscono la Cittadella dello Sport di Jesi.

Con un investimento di oltre 4 milioni di euro, il nuovo hub della scherma jesina sarà costruito su più livelli e munito di parcheggio e di ampi spazi dedicati: una sala con 17 pedane, palestra, spogliatoi, sala medica, armeria, uffici e un piccolo punto ristoro a livello dell’atrio di ingresso.

Due fusioni a cera persa, ispirate alla scherma e realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Edgardo Mannucci, sono state donate al presidente Fis, Paolo Azzi e al suo predecessore Giorgio Scarso dal dirigente scolastico del Liceo, Luca Serafini e dal professor Massimo Ippoliti, che ha seguito il progetto con i giovani.

A sua volta, il Presidente Azzi ha voluto premiare la Società con una targa celebrativa dedicata: “Al Club Scherma Jesi da quarant’anni, in tutte le edizioni dei Giochi, scrigno prezioso del tesoro di medaglie olimpiche della scherma azzurra”.

©️riproduzione riservata

Continua a leggere
Lascia un commento
0 0 voti
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

News

0
Would love your thoughts, please comment.x