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Vallesina

Cupramontana Un anno di attività, Avis a confronto al Teatro Concordia – Video

Ieri l’assemblea ordinaria annuale provinciale, presenti presidenti e delegati di tutte le sezioni comunali

Cupramontana – Si è tenuta ieri, domenica 24 marzo, presso il Teatro Concordia, l’assemblea ordinaria annuale dell’Avis provinciale di Ancona, alla quale hanno partecipato  presidenti e delegati di tutte le Avis comunali per un esame e un confronto sull’attività svolta durante tutto il 2023 e sulle prospettive per il futuro.     

Attualmente l’Avis della provincia di Ancona conta 19.852 donatori che nel 2023 hanno effettuato 35.009 donazioni di sangue, contribuendo per un terzo al fabbisogno regionale e al sostegno solidaristico nazionale.      

Esistono al momento criticità organizzative e strutturali che rallentano la raccolta di sangue, specie nella zonale di Ancona, e di questo si è parlato al Concordia alla presenza del sindaco Enrico Giampieri, che ha voluto esprimere il suo grazie alla presidente Catia Paccusse sottolineando la lunga storia e l’importanza dell’associazione.

«Una realtà tra le più importanti – ha evidenziato Giampieri – che svolge un’attività essenziale per la collettività, sempre in prima linea nella promozione del diritto alla salute per diffonderw la cultura e la pratica della donazione, un esempio per tutti specie per i giovani che si stanno avvicinando alla vostra associazione».

Sono seguiti gli interventi del presidente provinciale Romano Zenobi, che ha fatto un rendiconto delle attività delle zonali di Fabriano, Ancona, Jesi e Senigallia.

Il presidente provinciale Romano Zenobi

Positivo il trend nella zonale di jesi, il Centro Trasfusionale nel 2023 ha fatto registrare 9.261 donazioni (nel 2022 erano 8.387), di cui 6.613 sangue intero (2022 erano 6.313) e 2.648 plasma (2022 erano 2074) con un aumento di 874 donazioni (2022 erano state 193).

In questi numeri sono comprese le donazioni di Cingoli con 43 uscite, effettuate dall’equipe del trasfusionale di Jesi per 805 donazioni, e le 93 di Apiro appartenente alla zonale Vallesina.

Il presidente Avis Marche Daniele Ragnetti con Maria Letizia Gianuario

Nonostante i numeri segnino un trend positivo il presidente Avis Marche, Daniele Ragnetti lancia l’appello perchè «bisogna rendere autonoma l’Officina del sangue a Torrette, nonostante gli ottimi risultati in termini di donazioni, che ci hanno portato ai vertici nazionali, restano i problemi che nel 2024 si sono anche acutizzati. In alcune realtà mancano i medici, in altre gli infermieri».

Dopo le grosse difficoltà riscontrate a inizio anno con la mancanza di tre tecnici all‘Officina Trasfusionale di Torrette che al momento sembrano rientrate, «resta comunque la necessità che questa Officina sia estrapolata da quello che è il centro trasfusionale di Torrette, bisogna riuscire a mantenere l’unità di tutto il sistema trasfusionale».

Il presidente Avis Marche Daniele Ragnetti

«L‘Officina trasfusionale è un tema molto caldo, in molti chiedono spiegazioni – ha rincalza Giuseppe Furlò, direttore dei servizi trasfusionali dell’Ast di Ancona, dell’ospedale di Senigallia, Jesi e Fabriano -. In Italia le Officine trasfusionali non sono in capo a una singola struttura trasfusionale, il problema non è la collocazione geografica e fisica dell’officina ma da chi riceve le direttive, essendo un ente terzo. Non può essere in capo a un singolo centro trasfusionale perché si creerebbe un pericoloso conflitto di interessi nella distribuzione delle sacche. Per cui è auspicabile che sia in capo al Dipartimento regionale».

L’intervento di Giuseppe Furlò, direttore dei servizi trasfusionali dell’Ast di Ancona, dell’ospedale di Senigallia, Jesi e Fabriano

Bruno Dottori, coordinatore della zonale della Vallesina, ha sottolineato come a seguito delle modifiche attuate a livello organizzativo circa un anno e mezzo dal dott. Giuseppe Furlò, queste abbiano portato a un’evoluzione positiva in quanto «tutte le Avis hanno aumentato le donazioni, ma va sottolineata la soddisfazione del donatore che da tempo chiedeva donazioni ed esami in un unico giorno».

Soluzione questa che favorisce chi dona contribuendo a salvare vite, e lo fa in modo del tutto volontario.

L’intervento di Bruno Dottori, coordinatore della zonale della Vallesina

Da sottolineare i 4 punti di raccolta esterna, Cingoli, Cupramontana, Filottrano e Montecarotto che si confermano molto attivi con un numero di uscite pari a 158 di cui 15 di solo plasma (2022 erano 135) e un numero di donazioni di 2.996 (+392, nel 2022 erano 2.604) comprese le 625 eseguite al Centro Trasfusionale di Jesi.

«La vera emergenza è il plasma – ha concluso Bruno Dottori – e indirizzare i donatori verso questo tipo di donazione è stata l’arma vincente, abbiamo fatto numeri da record, se in tutta la Provincia si marciasse in questo modo arriveremmo all’autosufficienza del plasma».

L’Avis è strutturata in 39 sedi comunali, raggruppate in 4 zonali facenti capo ad Ancona, Jesi, Senigallia e Fabriano, sedi di Centri Trasfusionali operativi tutti i giorni feriali.

Esistono poi altri Centri di Raccolta Sangue con aperture ridotte a Chiaravalle, Castelfidardo, Osimo, Loreto, Filottrano, Cupramontana, Montecarotto, Cingoli, Sassoferrato, Arcevia e Ostra Vetere.     

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