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Montemarciano Costa colabrodo: calamità naturale, sollecitata la Regione

Il vicesindaco Andrea Tittarelli si dice molto preoccupato per le condizioni del lungomare di Marina dopo le mareggiate, neppure così pesanti, dei giorni scorsi e non usa mezzi termini: «Si deve fare di più e meglio»

Montemarciano – «Ciò che accade sul nostro lungomare è una calamità naturale e deve farsene carico la Regione: non si tratta più di manutenzioni ordinarie, il Comune non è più in grado di far fronte a queste situazioni gravissime».

Andrea Tittarelli, vice sindaco di Montemarciano, si dice molto preoccupato per le condizioni della costa dopo le mareggiate, neppure così pesanti, dei giorni scorsi e non una mezzi termini: la Regione deve fare di più e meglio. Ieri pomeriggio, durante la Giunta regionale, l’assessore all’ambiente Stefano Aguzzi aveva messo all’ordine del giorno la situazione costiera, compresa quella del lungomare di Marina.

Ha messo in agenda il risarcimento di almeno 100mila euro al Comune di Montemarciano per i lavori effettuati fino ad oggi.

Il problema, però, è che ora i soldi non ci sono, neppure nelle casse regionali. C’è l’impegno a trovarli, nell’assestamento di bilancio, e di restituirli al Comune montemarcianese colpito dagli eventi naturali, ma ora come ora non c’è disponibilità economica.

Il mare, però non aspetta e a Marina tra gli operatori, i titolari di stabilimenti e ristoranti e tra i tanti residenti del lungomare, non si dormono sonni tranquilli e l’agitazione prende campo.

«Ieri abbiamo fatto un sopralluogo – afferma il vicesindaco Tittarelli – e la situazione è ancora peggiorata, il lungomare nord rispetto ai danni del 10 marzo è in condizioni critiche perché il mare ha eroso ancora una parte della spiaggia fino a lambire la strada. Ho scritto ancora una volta una pec al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, all’assessore Aguzzi, al dirigente del servizio regionale, alla Capitaneria di Porto, al Provveditorato alle opere pubbliche e al Prefetto dove chiediamo come Comune un intervento urgente da parte della Regione perché non siamo più in grado di far fronte a questo tipo di interventi, non avendo né la struttura né le risorse finanziarie a disposizione».

E poi la stilettata.

«Questa non è più manutenzione ordinaria ma è una calamità naturale ed è di competenza della Regione che deve intervenire per mantenere le strutture, la strada, il collettore fognario d anche per l’incolumità delle persone che abitano nelle case vicine alla strada. Se ci fossero mareggiate più violente – mette in guardia Tittarelli – l’acqua e i detriti arriverebbero all’interno delle abitazioni. Ho chiesto ancora una volta alla Regione di intervenire, la volta scorsa non lo fece e il Comune mise in atto un intervento di somma urgenza, affidando i lavori per un importo di 200 mila euro, sperando che la Regione ce li finanzi e ce li restituisca».

A chi accusa il Comune di aver speso male i soldi Tittarelli replica.

«Purtroppo sono soldi spesi in emergenza: quando succedono questi eventi bisogna intervenire subito ed è chiaro che si eseguono interventi tampone non risolutivi. Il progetto di difesa della costa è di competenza esclusiva della Regione che ha ottenuto finanziamenti statali e ha affidato la progettazione al Provveditorato alle opere pubbliche. Avevamo offerto soluzioni ma il Provveditorato non le ha prese in considerazione».

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