Segui QdM Notizie
;

Attualità

APIRO Arca Benefit e Angeloni, macchinari agromeccanici per le colline marchigiane

Nati grazie alla partnership tra le due realtà, si basano sul modello agricolo “Arca” di Bruno Carbini, Enrico Loccioni e Giovanni Fileni

APIRO, 7 agosto 2021 – Sviluppati e testati macchinari agromeccanici innovativi per le colline marchigiane secondo i principi del Progetto Arca. Prende così forma il progetto di Arca Benefit, grazie alla partnership con Angeloni srl, leader del centro Italia per le macchine agricole. 

La mission del Progetto Arca è infatti la rigenerazione e la salute del suolo come nuova base di partenza dell’agricoltura e dell’alimentazione, e tra i primi obiettivi c’è proprio lo sviluppo e la diffusione di tecniche innovative di coltivazione per rigenerare i suoli e l’ambiente.

La presentazione 

La presentazione dei macchinari, con test in campo, si è tenuta nei giorni scorsi nei campi dell’impresa agricola Lov (Loccioni) adiacenti all’Abbazia Sant’Urbano di Apiro.

La giornata di presentazione dei macchinari agromeccanici «rappresenta una pietra miliare – afferma Bruno Garbini, Presidente di Arca Benefit, società da lui fondata nel 2016 insieme a Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni – del percorso del Progetto Arca verso la diffusione dell’agricoltura bio-rigenerativa sul territorio, così come l’aver incontrato un alleato di valore come la Angeloni srl nel nostro cammino ci gratifica e onora. Il Progetto Arca lo pensai negli anni ’80 e già allora avevo capito che il territorio collinare e marginale della nostra regione, pur sfruttandolo il più intensamente possibile, non poteva fisiologicamente competere in produttività con l’agricoltura di pianura o con quella di paesi più vocati, ma era doveroso, invece, salvaguardare la bellezza e il capitale naturale (il suolo) delle nostre colline».

In questi ultimi anni «Arca Benefit – sottolinea – si è dedicata a sperimentare e a testare in campo le pratiche agronomiche bio-rigenerative ma sin da subito, purtroppo, ci siamo resi conto che i macchinari e gli attrezzi offerti dal mercato male rispondevano alle nostre esigenze di minor disturbo possibile al suolo e di lavorazioni minime da effettuare anche in terreni di una certa pendenza: le grandi imprese produttrici di macchine e attrezzi agricoli, infatti, disattendono completamente l’agricoltura di collina considerandola ormai spacciata. Risultava ben chiaro che avremmo dovuto studiare attrezzi “su misura con un’azienda che ben conoscesse i nostri areali e che credesse nel futuro dell’agricoltura bio-rigenerativa»

«Ecco perché – prosegue il presidente di Arca – crediamo molto in questa partnership con Angeloni srl che, oltre ad essere una consolidata azienda alla terza generazioneconduce a livello familiare anche un terreno in biologico che le ha permesso di capire di più e meglio quali fossero le esigenze di un’agricoltura bio-rigenerativa di qualità svolta nelle MarcheÈ con entusiasmo che Angeloni Srl e Arca Benefit hanno iniziato a collaborare per costruire gli attrezzi appositamente pensati e progettati per facilitare le operazioni e ridurre i costi dell’agricoltura bio-rigenerativa, specialmente se praticata in collina. Sono state privilegiate dimensioni non eccessive, robustezza quanto basta per evitare troppo peso e necessità di trattrici di media potenza per essere trainate senza arrecare troppo disturbo al suolo. In questi giorni, inoltre, è per noi molto positiva la notizia che importanti multinazionali hanno definito l’agricoltura organico rigenerativa come quanto di meglio oggi si possa fare per la rigenerazione del suolo e dell’ambiente».

Angeloni e Arca, pionieri della rivoluzione agricola

Da quando la Angeloni srl è nata, nel 1947, l’azienda è sempre stata attenta alle tante richieste di meccanizzazione nei settori agricoli del territorio. Ed è grazie a questo suo modo di operare che Angeloni è cresciuta. 

«Abbiamo attraversato – sottolinea il presidente e proprietario dell’azienda Pierduilio Angeloni – epoche che si sono distinte, l’una dall’altra, proprie per esigenze diverse e con le grandi innovazioni degli anni ’70 anche il settore agricolo ha avuto la sua parte: in quel periodo ci fu l’introduzione di macchine innovative che però non erano idonee al nostro territorio caratterizzato da colline. Siamo stati così la prima azienda in Italia ad affrontare questa difficoltà, apportando soluzioni definitive ai problemi che penalizzavano le mietitrebbie nell’esecuzione del lavoro sui terreni in pendenza. Dagli anni ’70 ad oggi sono trascorsi oltre 50 anni e ancora una volta il territorio e le colline marchigiane ci portano ad affrontare nuove sfide al passo con i tempi, con le nuove tecniche di studio e ricerca in agricoltura guardando alle nuove opportunità del futuro». 

«È per questo – spiega Angeloni – che abbiamo deciso, con consapevolezza, di investire sul modello agricolo promosso da Arca Benefit e sul Progetto Arca: crediamo che l’agricoltura bio-conservativa rigenerativa sia il presente e anche il futuro. E avendo nel nostro territorio Arca Benefit, non potevamo non essere attenti al loro lavoro e alle sperimentazioni svolte direttamente in campo. Grazie all’importante consulenza agronomica di Arca Benefit, oggi presentiamo soluzioni agromeccaniche innovative che dovrebbero permettere di applicare efficacemente pratiche agricole in grado di rigenerare la componente biologica dei suoli delle Marche e, più in generale, dei terreni collinari tipici del Centro Italia».

«Sono convinto che – conclude l’imprenditore -, insieme ad Arca Benefit, Angeloni stia scrivendo una nuova pagina importante per il comparto agricolo che da sempre è alla base della storia di noi marchigiani. La giornata di presentazione è stato un momento molto importante per noi, perché abbiamo testato in campo macchine agricole innovative che offriranno al territorio, agli agricoltori e agli stakeholder  l’opportunità di crescere ed essere pionieri di una nuova “rivoluzione” agricola a favore della vitalità del suolo e di un ambiente sempre più sano a disposizione delle future generazioni».

I cinque principi base del modello Arca

La collaborazione tra Angeloni srl Arca Benefit rappresenta «una chiave di svolta – spiega Simone Tiberi, agronomo Arca Benefit – per l’applicazione e la diffusione del modello agricolo biologico conservativo rigenerativo che Arca Benefit promuove in un territorio argilloso e collinare come quello marchigiano. Il modello denominato Regenerative Soil System ® prevede, infatti, l’adozione di 5 principi base, quali: rispetto rigoroso della normativa biologica; rotazioni pluriennali con preferenza delle colture consociate rispetto alle colture pure; copertura del terreno per tutta l’annata agraria; minimo disturbo al suolo e impiego di concimi organici provenienti da processi di economia circolare».

Queste innovative soluzioni agro-meccaniche realizzate dalla Angeloni srl garantiscono il rispetto dei principi dell’agricoltura conservativa e le esigenze dell’agricoltura biologica. Inoltre, rappresentano «il risultato – continua Tiberi – di un’esperienza triennale maturata in campo da Arca Benefit sia all’interno del progetto Agribiocons, cofinanziato dal Fsr Marche 2014-2020 e ancora in atto, sia tramite le sperimentazioni effettuate nei terreni di proprietà del Gruppo Fileni e delle Imprese Loccioni. Ovviamente siamo solo agli inizi e c’è ancora molto da lavorare, ma la strada è quella giusta come dimostrano i primi risultati ottenuti in campo».

Le specifiche dei macchinari

Le macchine progettate e costruite da Angeloni Srl «sono altamente specializzate e rispettano i parametri imposti dai principi agronomici previsti dal Regenerative Soil System ® promosso da Arca Benefit – spiega Luca Angeloni, dell’omonima azienda -. Nello specifico, andiamo ad operare dalla prima lavorazione in campo dopo la trebbiatura delle colture da reddito, o dopo la trinciatura delle cover cropsfino al momento della semina che viene effettuato con macchine non di nostra produzione. Abbiamo deciso di impostare le nostre macchine su trattori di fascia media, fra i 130 a 180 cv, al fine di renderle fruibili per la maggior parte delle aziende agricole. I parametri imprescindibili di cui dobbiamo sempre tener conto in campo in fase di lavorazione sono il calpestamento del suolo e la non inversione degli orizzonti pedologici del terreno».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News