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Castelbellino Svincolo Ss 76: «La sicurezza non può aspettare»

Il Comitato via del Molino ha manifestato durante il Consiglio comunale ma le posizioni con l’Amministrazione rimangono distanti

Castelbellino – Lunedì 27 novembre scorso si è svolto il Consiglio comunale di Castelbellino al quale ha partecipato un gruppo di cittadini appartenenti al Comitato di via Molino, Comitato spontaneo che si batte da oltre 15 anni per il problema della sicurezza dell’incrocio tra via Molino, la Provinciale e lo svincolo della Superstrada di Castelbellino, una sicurezza che riguarda tutti i cittadini.

Muniti di manifesti, i cittadini presenti hanno assistito con ordine e silenzio al Consiglio comunale, come da regolamento.

Al termine il sindaco Andrea Cesaroni ha deciso di dedicare del tempo per parlare della questione. “Casualmente” aveva il fascicolo a portata di mano, e ha iniziato a raccontare la solita storia piena di rinvii e di mancanza di responsabilità in capo ad un’Amministrazione che da vent’anni è sorda alle legittime istanze di una parte della cittadinanza, e che sembrerebbe aver preso atto, anche qui casualmente – solo ora – della grave problematica.

Non sarà mica che si avvicinano le elezioni comunali? Al termine della seduta del Consiglio comunale, al Comitato di Via/Contrada Molino di cui faccio parte, è stata concessa la facoltà di interloquire con l’Amministrazione comunale ma, dopo una decina di minuti di confronto, il sottoscritto non ha resistito ad ulteriori prese in giro del primo cittadino e non ho potuto non manifestare la mia contrarietà a questo modo di fare, anche utilizzando toni e atteggiamenti certamente non pacati. 

Ora, nell’assumermi tutte le mie responsabilità, lancio un appello a tutti coloro che utilizzano quell’incrocio, cittadini e non di Castelbellino, visto che la tematica riguarda tutti, e non soltanto i residenti e le attività industriali di via Molino che per ovvie ragioni utilizzano con più frequenza quell’incrocio.

È più censurabile il mio atteggiamento o quello di un’Amministrazione che da 20 anni non ci ascolta e non si interfaccia con il Comitato, e che ha addirittura dato parere contrario a un progetto di una rotatoria fatto dall’Anas con un costo di oltre 652.000 euro interamente accollato in capo all’Anas medesima e al Ministero per le Infrastrutture?

Voglio ricordare a tutti che il Comune di Castelbellino ha rigettato così, su due piedi, il progetto in questione messo in atto dall’Anas a maggio 2021, nella Conferenza dei Servizi che si era tenuta a inizio 2022 proprio per valutarlo e metterlo subito in opera. Il parere negativo dell’Amministrazione comunale ha compromesso lo scopo stesso della Conferenza dei Servizi, chiamata proprio a valutare (insieme alla Provincia di Ancona e all’Anas oltre a vari altri enti erogatori di servizi idric i- elettrici) la fattibilità del progetto già predisposto dall’Anas con fondi già interamente stanziati (nemmeno 1 euro di spesa sarebbe gravato sui cittadini) e pronto per essere attuato, anche con modifiche che potevano e dovevano essere apportate dagli enti coinvolti!.

Ad oggi, invece, non abbiamo visto più nulla, niente è stato fatto dalla nostra Amministrazione comunale, con la consapevolezza di aver perso tempo e denaro preziosi, vista l’urgenza di intervento che richiede la situazione.

Mi chiedo, si deve sempre aspettare il morto prima di intervenire? Possibile che non si possa e non si riesca mai a fare una politica di prevenzione? È più reprensibile il mio comportamento o quello di un’Amministrazione che chiamata dallo stesso comitato in un’assemblea pubblica presso il Cis, non si presenta all’appuntamento?

È più criticabile il mio comportamento o quello di un’Amministrazione che chiamata dal gruppo di minoranza a rispondere a ben quattro interrogazioni sulla questione, ha fornito sempre risposte diverse nel giro di questi quattro anni?

È più condannabile il mio atteggiamento o quello di un’Amministrazione che invitata dal difensore civico (chiamato a esprimersi dal Comitato) ad occuparsi della sicurezza di questo luogo, non si adopera minimamente alla risoluzione del problema?

Sono convinto che chi decide di occuparsi della cosa pubblica come un Sindaco o un assessore debba farlo nell’interesse di tutti i cittadini con diligenza e senso di responsabilità; non occuparsi di un problema come questo per circa 20 anni, nonostante l’azione stimolante di un Comitato, dal mio punto di vista significa venir meno ai propri doveri.

Tengo a precisare che quanto scrivo è a titolo personale pur facendo parte del Comitato di via Molino, nella speranza che qualcuno voglia contattarmi per suggerimenti o altro: Cittadini e non sudditi.

Gianluca Santinelli

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