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Castelbellino Tra le due Liste Civiche è scontro senza esclusione di colpi

In vista delle amministrative, da un lato “Uniti per Castelbellino” a sostegno del sindaco uscente Andrea Cesaroni, dall’altro “RitroviAmo Castelbellino” con la capogruppo di minoranza consiliare Federica Carbonari

Castelbellino – Presentate ufficialmente le candidature a sindaco di Andrea Cesaroni e Federica Carbonari in vista delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno, sono le rispettive Liste Civiche a tenere acceso il dibattito politico cittadino: Uniti per Castelbellino a sostegno del sindaco uscente Andrea Cesaroni, RitroviAmo Castelbellino con la capogruppo della minoranza consiliare Federica Carbonari.

Andrea Cesaroni

Deposto il fioretto e con in mano la sciabola, in una sorta di resoconto dell’attività di legislatura, è Uniti per Castelbellino a sferrare l’attacco.

«La lista di minoranza ha cercato di danneggiare l’intera comunità con parole come degrado, sfascio e distruzione, puntando più sul denigrare che sul proporre soluzioni. Nonostante ciò, l’Amministrazione comunale uscente ha continuato il suo impegno per il bene della città, portando avanti numerosi progetti e interventi di miglioramento. La lista RitroviAmo Castelbellino ha dimostrato di non essere interessata alla collaborazione istituzionale e ha preferito adottare un approccio ostruzionistico».

Dai sostenitori della maggioranza arriva una ricostruzione di alcune vicende che si sono verificate nell’ultimo quinquennio.

«Sono stati decine e decine gli esposti e le denunce verso tutte le Autorità competenti, e nessuna di queste ha mai portato a procedimenti sanzionatori. Nessuna irregolarità riscontrata, nessuna incompatibilità, nessun conflitto di interessi, nessun interesse personale, nulla di nulla. Solo tanto tempo perso. Una cosa sola hanno ottenuto: la loro credibilità azzerata nei confronti di tutte le Autorità coinvolte che hanno dovuto perdere tempo per pure illazioni. La minoranza di RitroviAmo Castelbellino ha avuto il coraggio di mettere sotto accusa e di denunciare anche molte delle associazioni che operano nel territorio a partire da Pro Loco, circoli ricreativi, banda: associazioni che sono la linfa vitale della nostra comunità e che hanno sempre operato in modo limpido e collaborativo con il Comune».

Ancor più specifico il riferimento alla questione dei bandi pubblici.

«La candidata sindaco della lista RitroviAmo Castelbellino ha inviato una richiesta al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per chiedere l’annullamento di due bandi vinti dal Comune di Castelbellino, bandi che avrebbero portato soldi (180 mila € e 249 mila €) nelle casse del nostro Comune e avrebbero finanziato opere pubbliche. Ovviamente anche in questo caso le accuse sono state rimandate al mittente e i fondi sono stati assegnati al nostro Comune. Stiamo parlando di una cittadina che si candida a essere la Prima cittadina e mette in campo azioni che vanno contro gli interessi della comunità per la sua personale ambizione politica».

Federica Carbonari

Pronta la replica proposta direttamente da Federica Carbonari, che parte da un principio generale.

«Prendo atto che dalla maggioranza continuano con la prassi dell’insulto. In cinque anni, per aver svolto il modo puntale il ruolo di opposizione, senza nascondere nulla ai cittadini, in Consiglio comunale mi hanno apostrofata come infelice, deplorevole, censurabile; mi hanno intimato di stare zitta, di vergognarmi: espressioni che si sono sempre rifiutati di far verbalizzare. Noi non siamo mai scesi su un piano personale, ci siamo occupati di politica con il dovuto rispetto istituzionale e continueremo a farlo».

Chiamata in causa, la candidata Sindaco di RitroviAmo Castelbellino risponde sulle vicende che hanno riguardato il mondo dell’associazionismo.

«Come dovrebbe ben sapere Andrea Cesaroni, considerando che governa il paese da venti anni, da consigliera o da semplice cittadina non ho alcun potere ispettivo sulla Pro Loco o sugli altri enti. Se c’è un’indagine degli organismi preposti, la ragione va ricercata altrove, anzi dovrebbe essere l’Amministrazione a spiegarla. Noi abbiamo posto all’attenzione il tema della trasparenza e di un enorme conflitto di interessi, tra funzioni pubbliche e soggetti privati: non è colpa nostra se un assessore che in quanto tale elargisce contributi e gestisce gli impianti comunali, era anche Presidente di un’associazione sportiva».

Ferma anche la posizione sul tema economico.

«Da consigliera comunale non ho la facoltà di annullare nessun bando – spiega -, il mio compito è accertare che i progetti presentati siano congrui alle richieste dei soggetti erogatori, in modo tale che le risorse arrivino realmente a disposizione e non si creino ferite al bilancio che inevitabilmente vanno a gravare sulla comunità. Faccio un esempio: per il rifacimento di via del Molino si doveva attingere a un bando pubblico che invece non è stato agganciato. Il Sindaco, di conseguenza, ha scelto di accendere un ulteriore mutuo, l’ennesimo, per una cifra ben maggiore rispetto alla previsione del singolo intervento, i cui interessi verranno pagati da tutti noi. Questo è il modus operandi dell’Amministrazione ed è bene che i cittadini lo sappiano».

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