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CHIARAVALLE Kids & Dragons primo gioco di ruolo per tutti

Per ragazzi, genitori e insegnanti, pensato anche per chi ha disturbi di apprendimento: inizia la campagna di finanziamento

CHIARAVALLE, 17 aprile 2020 -È nato ed è stato progettato a Chiaravalle “Kids & Dragons”, il primo gioco di ruolo per ragazzi, genitori e docenti che vogliono far sperimentare questo tipo di divertimento collaborativo ma non hanno il tempo per leggersi le molte pagine di regole che un gioco di ruolo tradizionale richiede.

Con Kids & Dragons si apre la scatola e si impara il gioco giocando.

Martedì 21 aprile avrà inizio la campagna di finanziamento dal basso, il crowdfunding, in cui ognuno può partecipare preacquistando una copia del gioco.

Così il progetto riceverà i fondi necessari e diventerà un vero e proprio prodotto giocabile a casa o in classe. Kids & Dragons è nato quattro anni fa da un gruppo di giocatori di Chiaravalle.

«Il nostro obiettivo – dicono gli ideatori – era creare un progetto che facesse avvicinare i ragazzi e le ragazze al mondo del gioco di ruolo. Da una prima sessione giocata in casa con Michele Torbidoni, suo figlio Mattia e i suoi amichetti, siamo passati ad una replica nella Biblioteca del Comune di Chiaravalle, fino ad arrivare a far giocare oltre 670 ragazze e ragazzi in tutta Italia grazie anche a molte associazioni sul territorio».

L’associazione che ha ideato il gioco di ruolo è composta da Michele Torbidoni, Emanuele Silvi, Manfredi Mangano, Alessandro Buccolini, Filippo Amato, Daniele Rabboni, Enrico Marchegiani, Riccardo Nicolini, Cesare Piombetti, Jacopo Spinsanti e Tommaso Spinsanti.

«Giocando con i ragazzi – dice Michele Torbidoni – abbiamo scoperto molte cose: se sono coinvolti partecipano attivamente, si fanno trasportare dalle emozioni e non vedono l’ora di sapere come andrà a finire. D’altro canto abbiamo notato che in alcuni giochi di ruolo, anche i più famosi, i giocatori alle prime armi trovano delle difficoltà. Associare un’azione apparentemente banale come “l’attacco con la spada” ad un tiro di dado non è un’azione immediatamente intuitiva, oppure “ruolare un personaggio” per un neofita significava spesso “ruolare se stessi”».

«Infine i soggetti discalculici evitavano intenzionalmente di impiegarsi anche nel semplice calcolo del risultato di un dado assommato al valore modificatore, per il timore di sbagliare ed esporsi al giudizio degli altri: ecco perché volevamo disegnare un gioco che sia inclusivo, collaborativo, divertente, bello».

 

Collaborando con artisti di fama internazionale, come Mirco Pierfederici e Virginia Chiabotti, si è dato vita ad un mondo visuale pieno di stimoli, emozioni e sfide, mantenendo sempre un controllo sugli elementi e gli eventi di gioco. «Vogliamo che i ragazzi, sopratutto i più giovani, possano divertirsi senza rischiare di incappare in situazioni o immagini disturbanti. Questo non significa che le avventure in Kids & Dragons siano semplici da risolvere. Bisogna impegnarsi davvero e farlo insieme».

Il gioco è molto inclusivo ed è pensato anche per dislessici e discalculici, per offrire una completa esperienza di gioco ai ragazzi con i disturbi specifici dell’apprendimento, visto che i dadi non hanno numeri e si può dire addio ai calcoli.

Ora è necessario partecipare alla campagna di finanziamento per concretizzare il grande lavoro dei creatori del gioco.

Gianluca Fenucci

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