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Cronaca

FABRIANO Ata, per la regione il piano rifiuti non è valido

Il Sindaco Santarelli commenta: «Ora mi aspetto le dimissioni del Presidente dell’Ata»

FABRIANO, 3 marzo 2021 – «”La votazione del piano Ata Ancona del piano d’ambito non ha alcun valore”. Queste le parole dell’Assessore Aguzzi all’interrogazione scritta dal sottoscritto in accordo con altri sindaci e presentata dalla Consigliera Chiara Biondi, che ringrazio per la consueta disponibilità. Finalmente abbiamo qualcuno che mette nero su bianco quanto vado predicando da mesi insieme ad alcuni sindaci della Provincia».

Nella giornata di ieri l’assessore regionale Stefano Aguzzi, rispondendo ad interrogazione di Lega e Fratelli d’Italia, ha definito la votazione di Ata per l piano d’ambito per la gestione dei rifiuti nella provincia “Indubbiamente affrettata”.

«In quelle ore stavamo pensando ad una convocazione delle Assemblee Territoriali d’Ambito – ha proseguito l’assessore Aguzzi – questo perché non avevano portato avanti i piani dei rifiuti. Il 28 dicembre è arrivata poi una nota dell’Ata Ancona, che ci comunicava l’adozione del piano d’ambito in data 22 dicembre 2020. Abbiamo chiesto una relazione, e da questa si è subito notato che la votazione non era in possesso di tutti i requisiti per essere validata. Mancava l’approvazione del rapporto ambientale propedeutico all’adozione del piano d’ambito. Nel momento in cui ci chiedessero di procedere a valutazione ambientale strategia , la nostra risposta sarebbe quella di non poter proseguire perché manca il rapporto ambientale. Ad oggi non c’è nessun atto dell’Ata verso la regione Marche, se dovesse arrivare questa richiesta la nostra risposta sarebbe un diniego perché mancano le condizioni».

Lo scorso 22 dicembre, in streaming, la riunione dei sindaci contestata da Santarelli con il primo cittadino fabrianese intervenuto sui social alcuni giorni dopo per osservare che: «L’aprovazione del Piano d’Ambito mostra ancora, secondo il sottoscritto e secondo altri Sindaci, evidenti caratteri di illegittimità e criticità. Non a caso l’atto è stato votato dal numero minimo di comuni previsto dallo Statuto (25) e senza il voto, tra gli altri, di comuni come Fabriano, Jesi, Falconara e Senigallia. Oltretutto lo Statuto venne modificato in questa parte a inizio 2017 senza che la modifica venisse sottoposta ai consigli comunali come io invece credo fosse necessario».

Ieri, dopo la presa di posizione Aguzzi, l’attacco di Santarelli «Ora mi aspetto le dimissioni del Presidente dell’Ata – ha commentato con decisione Santarelli – e una relazione dettagliata del Direttore per conoscere chi ha voluto portare a votazione questo atto chiaramente illegittimo e incompleto. Mi aspetto anche un cambio di passo dei colleghi sindaci che non possono continuare ad accettare supinamente ogni cosa ci viene propinata. Mi aspetto anche che eventuali premi di produttività distribuiti a fine anno e legati all’approvazione di questo atto vengano resi indietro».

«Questo passaggio – le ultime parole consegnate ai social network dal primo cittadino fabrianese – segna definitivamente la sconfitta del metodo Pd con cui per anni è stato fatto di tutto in ambito dell’Ata. Avevo ragione, ho fatto verbalizzare che sono stufo di dire che avevo ragione. Preferirei che venissimo ascoltati invece di essere considerati dei rompiscatole».

(Redazione)

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