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Cronaca

FABRIANO LA RABBIA DEGLI EX SINDACI PER I LAVORI LUMACA

Sorci e Santini chiedono per la ss76 un decreto come per il ponte Morandi

 

FABRIANO, 16 febbraio 2019 –  “Siamo ancora all’anno zero”.  Con l’esposto depositato ieri, il comitato Indecente 76 tira le somme di un periodo di stallo nei lavori, osservando che nonostante i consigli comunali aperti, manifestazioni ed incontri istituzionali ancora non c’è una data certa di consegna del maxi-lotto n. 2 del progetto Quadrilatero (raddoppio della statale 76)  e per il completamento della pedemontana Fabriano-Muccia.

Incertezza legata alle difficoltà di Astaldi in concordato, mentre proprio nei giorni scorsi è arrivata l’offerta di Salini – Impregilo per entrare nel capitale del contractor.

L’offerta di Salini Impregilo

“L’intervento di Salini Impregilo si legge in una nota stampa è funzionale ad un consolidamento organico nel settore delle costruzioni infrastrutturali e al raggiungimento di una dimensione ottimale preservando la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L’operazione, al verificarsi di determinate condizioni, inclusa l’omologa attesa nel 2020, sarà eseguita attraverso un aumento di capitale per €225m (per il 65% del capitale di Astaldi post aumento) in una società sostanzialmente esdebitata e con il supporto di co-investitori di lungo periodo”.

“L’operazione vuole avere le caratteristiche di un’operazione di sistema volta anche a consolidare il settore delle grandi opere e delle costruzioni in modo da garantirne stabilità e sviluppo, continuità dei lavori di opere anche strategiche, rafforzamento delle capacità progettuali e industriali tali da proiettare la società così rafforzata in un futuro da protagonista in Italia e all’estero”.

“ss76 problema nazionale”

Gli ex Sindaci di Roberto Sorci e Francesco Santini, hanno invitato l’intera comunità cittadina, con il suo ancora importante tessuto economico, a mettere in campo iniziative di mobilitazione eclatanti per far smuovere la politica ed il governo. Governo che dovrebbe produrre un decreto legge d’urgenza per far riprendere i lavori, sul modello di quello approvato per Genova.

Così Sorci: “Le azioni devono essere decise, basta teatrino. Qui le imprese rischiano di morire tutte, per non parlare di quello che potrebbe accadere nel disgraziato caso di qualche incidente all’interno delle gallerie perché succederebbe il finimondo. Tutto il territorio, tutte le forze sociali, le grandi imprese devono affrontare questo problema. Non è un problema solo locale, è un problema nazionale“.

“Se non c’è un decreto d’urgenza nessuno di noi vedrà la fine dei lavori”,  ha ammonito Francesco Santini.

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