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Cronaca

Falconara Addio a Bruno Galeazzi, volava sulla fascia del “Roccheggiani”

I funerali del 61enne colonna della Falconarese, ottimo calciatore dagli indimenticabili riccioli d’oro

Falconara, 21 aprile 2022 – Scioglieva i suoi riccioli biondi e correva come il vento sulla fascia laterale del Roccheggiani, seminando avversari, Bruno Galeazzi, deceduto martedì scorso a 61 anni.

Era giovane e bello e ne piangono la mancanza tutti a Falconara, non solo i tifosi della Falconarese. Un male cattivo e subdolo l’aveva aggredito da qualche tempo e aveva irrimediabilmente minato la tempra forte e atletica di un uomo buono che era stato ottimo calciatore, una colonna della Falconarese degli anni a cavallo tra i ’70 e gli ’80.

Con la Falco aveva fatto tutta la trafila che conduce dal settore giovanile, con il mitico allenatore Nazzareno Malatesta, alla prima squadra, dove esordì in serie D con l’amato e mai dimenticato mister Piero Fiorindi. Era un tipo originale, anzi unico.

Si presentava al Roccheggiani con la sua Harley Davidson bianca, “la prima che si vedeva a Falconara”, dice l’amico Fabio Schiavo. E poi il suo bobtail, quel grosso cane peloso, che l’accompagnava sempre. E quei riccioli d’oro per cui stravedevano i tifosi e soprattutto le ragazze falconaresi.

«Sembrava eccentrico e strano – afferma Fabio Pauri, altro suo ex compagno di squadra – ma era un ragazzo d’oro, buono e generoso, simpatico ed empatico. Era anche umile e non andava mai sopra le righe, molto disponibile con noi che eravamo più giovani e avevamo bisogno di un aiuto e di una spinta».

Marco Troncon piange l’amico con cui ha condiviso tante giornate felici.

«Era un grande difensore, un terzino che sulla fascia laterale imperversava e spingeva forte. Ricordo con affetto la squadra di cui facevamo parte con Bruno: c’erano, tra gli altri, Massimo Bacci, l’attuale sindaco di Jesi, Stefano Fattorini, Mauro Rossetti, Sergio Cappanera, Pierpaolo Montillo, Mauro Rovina, Massimo Volpini, Stefano Solazzi, l’allenatore era Ivan Chiarini».

Schiavo ha un ricordo lontano ma nitido.

«Insieme abbiamo vinto il titolo nazionale allievi a Castellamare di Stabia, una gioia indescrivibile».

Al funerale di oggi, nella chiesa di San Giuseppe, tanta gente si è stretta al figlio Lorenzo, alla mamma Mirella, alla sorella Anna Rita, al cognato Emanuele, ai nipoti Giacomo e Francesco e a Stefania.

Gianluca Fenucci

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