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Falconara Giorno del Ricordo, la celebrazione in Piazza Martiri delle Foibe

Il Comune in collaborazione con le associazioni ha organizzato un ciclo di iniziative anche a Castelferretti

Falconara – Rappresentanti delle istituzioni, delle Forze dell’ordine, delle associazioni, ma anche discendenti degli esuli che si sono stabiliti a Falconara hanno partecipato nella mattinata di ieri, sabato 10 febbraio, alle celebrazioni del Giorno del Ricordo, un momento istituzionale che ha aperto il ciclo di iniziative per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo delle popolazioni di Istria, Dalmazia e Fiume.

La cerimonia si è svolta in Piazza Martiri delle Foibe, a Castelferretti, davanti al monumento realizzato dall’artista falconarese Guido Armeni, dove il sindaco Stefania Signorini e il dottor Matteo Piccini, esule e autore di scritti storici, hanno preso la parola prima di deporre una corona commemorativa.

«Oggi ricordiamo le terribili sofferenze vissute dagli italiani che vivevano dall’altra parte dell’Adriatico subito dopo la seconda guerra mondiale – ha affermato il sindaco nel suo intervento –. La persecuzione contro gli italiani culminò nella tragedia delle foibe, dove morirono migliaia di innocenti, e portò poi all’esodo di 350 mila italiani, che continuò sino alla fine degli anni Cinquanta».

«Molte famiglie – ha ricordato il Sindaco – arrivarono proprio ad Ancona e alcune si stabilirono a Falconara, dove misero radici, avviarono attività, crebbero i loro figli. La comunità in cui viviamo è anche frutto del loro lavoro, del loro impegno, del loro essere cittadini italiani, con un drammatico bagaglio di ricordi e di rinunce, ma con la grande voglia di ricominciare, contribuire a far crescere la nostra società.Oggi è importante riconoscersi in un’unica comunità, fare nostri i ricordi e la commemorazione delle vittime, esprimere in modo chiaro la condanna di quanto accaduto, per costruire insieme il futuro e impedire che il lutto, il dolore, ostacolino la convivenza e l’arricchimento reciproco».

Il dottor Matteo Piccini ha ricordato la storia dei nonni, che nel 1950 dovettero lasciare la loro terra, la loro casa, tutti i loro averi, per trasferirsi in una modesta abitazione di Falconara. Dovettero sopportare gravi sacrifici, cambiare radicalmente vita, ma lo fecero in nome della libertà.

Il Comune di Falconara ha organizzato una serie di appuntamenti per celebrare il Giorno del Ricordo.

Quello conclusivo, in programma per la mattinata del 14 febbraio al Centro Pergoli, è rivolto in particolare alle scuole«perché conoscere e ricordare – ha concluso il sindaco Stefania Signorini – è la maggiore garanzia per trasmettere alla nuove generazioni l’insegnamento della storia, per fare sì che i valori della libertà, della democrazia, della pace e della giustizia siano vissuti ogni giorno e simili tragedie non accadano mai più».

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