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Falconara In ritardo i lavori per il bypass ferroviario ma si va avanti

Ultimazione prevista entro il 2026: le opere hanno un costo di 78,2 milioni di euro, in questi giorni con la ditta appaltatrice è in fase di revisione e di condivisione una nuova programmazione che porti a una ripresa entro il mese di giugno

Falconara – «I lavori per la Variante di Falconara sono in corso d’opera e l’ultimazione è prevista entro l’anno 2026: le opere hanno un costo di 78,2 milioni di euro».

Lo rende noto Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del polo infrastrutture del gruppo Ferrovie dello Stato. Roberto Pacilio, portavoce di Rfi, conferma che si sono accumulati alcuni ritardi nell’effettuazione dei lavori.

«L’appalto ha subito rallentamenti – ribadisce – a causa di varianti idrauliche che hanno comportato un nuovo iter autorizzativo e per difficoltà operative da parte dell’impresa. In questi giorni è in fase di revisione e di condivisione una nuova programmazione dei lavori che porti a una ripresa entro il mese di giugno».

Le opere sono state appaltate alla Ricciardello Costruzioni. Il progetto riguarda la realizzazione della nuova sede ferroviaria denominata Variante di Falconara, in pratica il bypass ferroviario di cui tanto si parla da tempo, tra le stazioni di Montemarciano e Falconara Marittima, della linea Bologna-Lecce, a doppio binario di lunghezza di 4,4 km circa, e di una bretella di collegamento fra la linea Orte-Falconara e la Variante di Falconara diretta verso nord, a binario unico di lunghezza di 1,5 km circa.

Nel progetto sono comprese le opere civili, l’armamento ferroviario, gli impianti di trazione elettrica, sicurezza e segnalamento, telecomunicazione e luce e forza motrice.

«I benefici – ricorda Rfi – risiedono nel bypassare le aree adiacenti agli impianti industriali in prossimità della stazione di Falconara. L’intervento in corso di realizzazione, insieme alla nuova stazione di Osimo, non più Montemarciano, e alle modifiche al Piano Regolatore Generale della stazione di Falconara consentiranno un efficientamento dell’instradamento dei treni merci e renderanno disponibili aree fronte mare che potranno essere riqualificate e valorizzate direttamente dal Comune».

Il sindaco di Stefania Signorini ha sempre sostenuto che la strada intrapresa dalla Regione e del Governo è quella giusta e ha l’ambizione, la lungimiranza e il coraggio di immaginare e realizzare un’opera fondamentale per il futuro di tutte le Marche.

«Raccogliendo la sfida degli amministratori locali – dice – i Governi regionali e nazionali stanno progettando una nuova linea ferroviaria ad alta velocità e ad alta capacità sulla dorsale adriatica da Bologna a Bari prevedendone l’arretramento rispetto all’attuale. Lungo la linea arretrata passeranno i treni merci, più rumorosi, che così verranno allontanati dalla costa e dai centri abitati affacciati sul mare».

Il Sindaco ricorda che per arrivare all’obiettivo finale la strada non è stata semplice.

«Sin dall’autunno 2018, quando è cominciata la battaglia di Falconara poi abbracciata da tutti i Comuni costieri, contro le barriere antirumore di Rfi – sottolinea – ho sempre ritenuto che l’arretramento fosse l’unica soluzione per dare respiro ai territori costieri e per impedire che il muro separi ancora di più le città dal mare, anche sotto l’aspetto paesaggistico».

In questo caso qualche rallentamento ai lavori dipende dalle opere che VivaServizi deve effettuare sulle condutture della zona.

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