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Falconara Priorità alla mitigazione del rischio sul fiume Esino

Claudio Netti, amministratore unico di Bonifica Marche Engineering: «Gli ultimi eventi alluvionali, non solo in regione ma in tutta Italia, ci dicono che il controllo delle piene e la difesa idraulica rappresentano l’urgenza»

Falconara – C’è grande attesa per la conclusione dei lavori intorno alle casse di espansione sul Fosso San Sebastiano e sul Fosso Cannetacci, sul bacino idrografico del fiume Esino.

Inserite fra la serie di interventi che il Consorzio di Bonifica ha realizzato e sta realizzando grazie ai finanziamenti regionali per la mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio di Falconara, le due opere concorreranno a una considerevole riduzione del rischio esondazioni su aree considerate sensibili già dall’evento meteorologico del 2006.

È l’avvocato Claudio Netti, amministratore unico di Bonifica Marche Engineering, Società in house del Consorzio di Bonifica che ha seguito tutta la progettazione e la supervisione del cantiere, a spiegare il valore sia delle casse che del piano generale di salvaguardia del territorio nei quali le opere sono inserite.

«In un contesto di vulnerabilità come quello del bacino dell’Esino, andare a  inserire sistemi di laminazione controllata come le casse d’espansione vuol dire riuscire a invasare rilevanti volumi d’acqua che, superata l’onda di piena, possono essere restituiti successivamente e gradualmente evitando gravi danni nei territori attraversati dai corsi d’acqua».

Fosso San Sebastiano

«Gli ultimi eventi alluvionali, non solo nelle Marche, ma in tutta Italia – prosegue Claudio Netti – ci dicono che il controllo delle piene e la difesa idraulica rappresentano non una ma la priorità: occorre lavorare di prevenzione e abbassare il più possibile le soglie di criticità. Nel ridurre la portata di colmo dell’onda di piena e invasando parte del volume nelle casse di espansione, si ritarda, si attenua, si opera la mitigazione del rischio».

Grande attenzione è stata posta anche rispetto all’impatto ambientale delle due casse di espansione: in tale logica sono stati scelti materiali perfettamente in grado di integrarsi alla morfologia del territorio.

Le opere sul fosso San Sebastiano e sul fosso Cannetacci saranno completate intorno alla prima metà del 2024 e sono solo due dei tanti interventi su tutto il territorio marchigiano attraverso i quali il Consorzio di Bonifica sta perseguendo la riduzione del rischio idraulico.

Alla manutenzione ordinaria del reticolo idrografico minore si affiancano infatti gli interventi straordinari su convenzione, volti a ripristinare i danni provocati dalle alluvioni di settembre 2022 e maggio 2023, le opere di rinforzo degli argini, il rifacimento di numerosi ponti.

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