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Cronaca

Il lutto Deceduto l’Ing. Marcello Montali a pochi giorni dall’evento a lui dedicato

Presso la sua abitazione di Torino, il fratello Gianni pochi giorni fa gli aveva dedicato l’incontro di presentazione del libro “Storia della scuderia e motorclub Leone Rampante”, alla biblioteca La Fornace di Moie, che ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica

Torino – L’ing. Marcello Montali è deceduto questa mattina alle ore 6 presso la sua abitazione di Torino all’età di 79 anni.

Il fratello Gianni pochi giorni fa gli aveva dedicato l’evento di presentazione del libro “Storia della scuderia e motorclub Leone Rampante”, alla biblioteca La Fornace di Moie, evento che ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica oltre l’elogio degli illustri personaggi che vi hanno partecipato.

Marcello Montali era nato a Maiolati Spontini il 10 novembre del 1944, aveva frequentato il Liceo Scientifico a Jesi stabilendosi per tutta la durata degli studi presso il Collegio Pergolesi dove fu l’unico ospite ad avere una camera singola.

Conseguì la maturità scientifica come uno dei migliori studenti italiani e ciò gli è valsa l’onorificenza di Alfiere della Repubblica conferita dall’allora Presidente Antonio Segni.

Successivamente si trasferì al Politecnico di Torino dove frequentò il corso di Ingegneria Meccanica, e dopo la laurea ricoprì il ruolo di dirigente Fiat.

Il suo collega ing. Paolo Massai, responsabile dei motori Ferrari 12 cilindri di F1 e vicepresidente Alfa Romeo, scrive di lui. 

“Eravamo compagni di Politecnico a Torino, con Marcello Montali. Una grandissima testa e, soprattutto, cosa assai rara per gli intelligenti come lui, semplicissimo, profondo, sempre sereno e sempre pronto ad aiutare i meno bravi di lui. Infatti, è poi diventato il miglior progettista di motori che io abbia conosciuto, sia tra quelli che si dedicavano alle auto di serie, sia tra quelli di F1. Un artista, espertissimo di fluidodinamica fredda e calda, la scienza più nobile dei motori e assolutamente padrone del complessissimo tema riguardante le vibrazioni torsionali, un argomento che in pochi avevano capito a fondo come Marcello e che oramai più nessuno conosce così bene, sulla punta delle dita. Insieme a tutti i compagni del Poli, che hanno avuto la fortuna di frequentarlo, voglio ringraziare il padre Roberto, e la amorevole moglie Mafalda, per averci donato questo amico così eccezionale”.

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