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IMPRESE Cna Scuole, laboratorio per l’interazione tra studenti e artigianato

Incontro di presentazione tra gli imprenditori e i dirigenti scolastici degli Istituti superiori della provincia, tra i quali il “Marconi Pieralisi di Jesi

ANCONA, 16 maggio 2021 – “E se anche il dottore volesse il figlio artigiano?”.  È questa la domanda provocatoria attorno a cui ruota la nuova proposta di progetto di Cna Territoriale di Ancona che vede coinvolti i principali istituti tecnici di secondo grado di Ancona e del territorio.

Si è svolto già un primo incontro martedì 11 maggio presso la sede Cna di Ancona a cui hanno partecipato i dirigenti e i rappresentanti dei diversi istituti: Volterra Elia, Podesti Calzecchi Onesti e Vanvitelli Stracca Angelini di Ancona, Laeng Meucci di Castelfidardo anche in rappresentanza del Campana Corridoni di Osimo e il Marconi Pieralisi di Jesi.

Il confronto, aperto e fattivo, si è sviluppato attorno alla proposta concreta degli imprenditori Cna, in particolar modo dei settori Costruzioni e Produzione, di costruire insieme una nuova collaborazione fra mondo della formazione, imprese e famiglie. Una sinergia sociale e culturale che ha l’obiettivo comune di scardinare alcuni stereotipi legati alle professioni artigiane ed edili che troppo spesso influenzano negativamente famiglie e studenti nella scelta del proprio percorso di formazione e, quindi, di professione. 

«Come imprese – hanno spiegato gli imprenditori promotori dell’incontro – sentiamo la responsabilità di avanzare proposte, con un messaggio diretto alle istituzioni formative, agli studenti e alle famiglie, ma anche agli stessi imprenditoripuntare sul futuro dei giovani o essere condannati al sottosviluppoL’Italia e il nostro territorio non hanno risorse naturali e materie prime, ma abbiamo una ricchezza che il mondo ci riconosce: i nostri talenti. Siamo tra i primi Paesi manifatturieri in Europa e nel mondo. Siamo leader in Europa in settori chiave dell’industria (e industria 4.0), la bellezza dei nostri prodotti, l’efficienza della tecnica, la professionalità delle persone sono il marchio inconfondibile del nostro manifatturiero. I giovani sono gli eredi del “Made in Italy” e abbiamo tutti il compito di offrire loro gli strumenti per poter accedere alla nostra tradizione produttiva che ha bisogno di nuove energie e nuova vitalità. Non vogliamo privare il nostro sistema economico di una risorsa per continuare a competere nel mondo, né vogliamo togliere alle nuove generazioni la possibilità di costruire il proprio futuro su solide basi e di costruirlo nel nostro territorio a partire dalle scuole».

L’incontro ha gettato le basi per la costruzione di un nuovo percorso di collaborazione fra scuola e impresa, che possa integrare i già utili strumenti laboratoriali e le esperienze di alternanza scuola-lavoro per creare nuove forme di contaminazione e contatto anche con gli aspetti più innovativi e tecnologici dei settori legati all’edilizia e al manifatturiero.

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