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Cronaca

Jesi Al “Carlo Urbani” due nuove Tc con tecnologie di alto livello -VIDEO

Inaugurate stamattina all’ospedale nell’ambito del piano di rinnovamento dell’Ast di Ancona alla presenza dell’assessore regionale Filippo Saltamartini

di Nicoletta Paciarotti

Jesi, 19 gennaio 2023 – Inaugurate stamani all’ospedale Carlo Urbani due Tc, Tomografia computerizzata, munite tecnologie di alto livello.

La presentazione dei due macchinari è avvenuta alla presenza dell’assessore alla sanità Filippo Saltamartini , del commissario Ast Ancona Nadia Storti, del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, del direttore Direzione medica ospedaliera Stefania Mancinelli e del direttore Uoc Radiodiagnostica Francesco Bartelli.

La Tc installata al III livello dell’ospedale

La benedizione è stata impartita dal cappellano dell’ospedale, don Gerardo Diglio, parroco di San Massimiliano Kolbe. Presente anche la consigliera regionale Lindita Elezi.

La benedizione del cappellano do Gerardo Diglio

«Una al servizio del pronto soccorso – ha spiegato la dottoressa Nadia Storti, commissario Ast Ancona – che quindi permetterà un ulteriore snellimento dei tempi di diagnosi e quindi di attesa dei pazienti. L’altra permetterà di fare una Tac a livello cardiologico».

«Sono due macchine simili ma non uguali. La Tc del pronto soccorso – la Ge Revolution Evo – è in grado di rispondere a tutte le emergenze con la peculiarità di poter gestire anche pazienti infettivi grazie al sistema di telecamere che permette di effettuare i controlli senza avvicinarsi al paziente», ha spiegato Francesco Bartelli, direttore dell‘Uoc di radiodiagnostica.

L’apparecchiatura installata nei locali della Radiodiagnostica di pronto soccorso è stata configurata per questo servizio con elevate prestazioni per esami in urgenza/emergenza e possibilità di centratura del paziente dalla consolle del Tsrm attraverso un sistema di telecamere dedicate. Questo consente la gestione anche di pazienti con sospetta patologia infettiva (tipo Covid-19) senza che gli operatori siano a stretto contatto con il paziente stesso, riducendo notevolmente il rischio infettivo.

La sostituzione delle due apparecchiature è stata realizzata in appena 7 settimane con uno sforzo tecnico, amministrativo e logistico straordinario – come ha tenuto a sottolineare Stefania Mancinelli – per ridurre al minimo gli eventuali disagi alla popolazione.

«L’altra (la Ge Revolution Ct, ndr) ha una tecnologia diversa, con una piattaforma che consente di ricevere anche nuovi aggiornamenti. Una delle caratteristiche peculiari è l’acquisizione di un volume corporeo di 16 centimetri in una singola scansione che permette di effettuare Tc anche con pazienti con patologie cardiologiche che non potrebbero effettuare certi tipi di controlli».

Questa tecnologia installata al III livello dell’ospedale è basata, dunque su una nuova piattaforma tecnologica che consente l’acquisizione ottimale di estesi volumi corporei con detettore di 16 cm. E’ stata ottimizzata per lo studio del cuore con acquisizioni in tempi brevissimi e risoluzione spaziale elevatissima comparabile con una coronarografia. Dall’installazione sono già state eseguite circa 350 cardioTc. Consente, inoltre, in casi selezionati, di eseguire valutazioni sulla differenziazione dei materiali utilizzando l’emergente tecnologia della spectral Ct con doppia energia oltre, ovviamente, alle altre consolidate prestazioni di Tc convenzionali.

I due macchinari sono stati acquisiti con una convenzione a noleggio, di sei mesi per la Tc del pronto soccorso e sette per quella situata al terzo livello dell’ospedale, consentendo così di poter usufruire di alta tecnologia senza dover sostenere costi spropositati.

«Un punto in più rispetto a una situazione che ha ancora evidenti criticità da dover risolvere e rispetto alle quali la nostra vittà intraprende un percorso aperto. Mi piace utilizzare e sottolineare il termine aperto perchè crediamo che la sanità e la salute debbano essere temi alla portata di tutti», ha sottolineato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

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A concludere l’intervento dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che tra le novità che interessano la nostra regione, ha annunciato un finanziamento dal Pnrr di 9 milioni per la sanità jesina di cui 7 milioni e mezzo per la realizzazione di una Casa di comunità un cui saranno curati tutti i pazienti intermedi affinché si possa alleggerire il pronto soccorso locale.

«Questa occasione è importante per tutto Servizio sanitario della Regione – ha commentato Saltamartini – soprattutto all’avvio di un percorso innovativo di riforma cominciato il 1° gennaio, che prevede cinque distinte aziende che avranno direttamente a disposizione risorse umane, economiche e strumentali. Alla base di questa rivoluzione un elemento fondamentale e oggettivo: il principio della domanda. Le necessità e l’organizzazione non vengono più valutate in base al dato storico di quanti medici vanno in pensione, ma in base alla domanda di prestazioni nelle singole realtà al fine di abbattere definitamente le liste d’attesa».

«L’idea è quella di creare una rete ospedaliera con strumentazione di ultima generazione in grado di sopperire alla carenza attuale di medici di cui soffre tutta l’Italia. L’auspicio invece è che la crisi di vocazione dei medici di famiglia e dei medici dell’emergenza venga superata nel giro di cinque anni grazie alle 150 borse di studio istituite nel 2022 dalla Regione Marche, unica in Italia, in collaborazione con l’Università di Medicina della Politecnica delle Marche. Fino a due anni fa le borse di studio erano 5 all’anno. Nel corso del 2023 – ha concluso l’assessore – il piano di rinnovamento tecnologico dell’Ast 1 proseguirà con l’installazione della seconda Tc presso l’ospedale di Senigallia, la sostituzione dell’attuale Tc presso l’ospedale di Cingoli e la sostituzione della Risonanza magnetica presso l’ospedale di Fabriano».

(foto in primo piano la Tc installata nei locali della Radiodiagnostica di pronto soccorso)

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