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Cronaca

Jesi “Bee Happy”, largo agli impollinatori nei parchi della città

Sono sei le porzioni di verde dedicate al progetto nelle aree del Vallato e del Ventaglio, salvaguardia della biodiversità e azione didattica

Jesi – Entra nel secondo anno di attività il progetto “Bee happy”, finalizzato a rendere anche Jesi una città amica delle api e degli impollinatori.

Stamattina al Parco del Vallato si è svolta la presentazione delle prossime tappe dell’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni Wwf, Legambiente, Fai, Jesi Clean, Rotary Club Federico II.

Il progetto ha visto la realizzazione – e la vedrà anche nei prossimi mesi – di una serie di appuntamenti rivolti alla cittadinanza per la sensibilizzazione sul tema della biodiversità, di incontri nelle scuole e prevede una diversa gestione delle aree verdi pubbliche.

«Sono 6 le porzioni di verde individuate, 4 al Parco del Vallato e 2 al Parco del Ventaglio, nelle quali lo sfalcio della vegetazione erbacea verrà ritardato per consentirne la fioritura e favorire così la presenza di aree di pascolamento per gli impollinatori», ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessandro Tesei, indicando le zone dedicate presenti nel parco del Parco del Vallato.

Quella adiacente all’imbocco della scalinata che conduce all’ascensore, quella lungo la scarpata che costeggia il camminamento pedonale, l’altra sulla scarpata che confina con via Castelfidardo, sul versante degli ulivi, infine quella adiacente a una delle panchine nella zona centrale del parco.

Mentre per il Parco del Ventaglio a essere interessate dal progetto sono due porzioni laterali, lontane dal passaggio degli utenti, nella scarpata di collegamento con via Diaschi e in una porzione di prato all’ingresso da piazzale don Milani (ex fornace).

Le aree dedicate agli impollinatori garantiranno sia un incremento della biodiversità, sia la piacevolezza di vedere tali aree con fiori, farfalle e altri impollinatori selvatici.

«Si tratta di aree importanti per la biodiversità perché per gli insetti significa trovarvi un rifugio sicuro, dove non ci sono diserbanti o pesticidi – ha spiegato David Belfiori del Wwf -, cosa che possono incontrare nei campi coltivati. Ma rappresentano anche un’occasione didattica importante, grazie agli incontri nelle scuole e alle visite degli studenti, qui al Parco del Vallato stiamo allestendo un’area didattica con piante officinali che sarà inaugurata il 21 aprile».

«L’erba alta non è pericolosa, come qualcuno può pensare, è solo un ottimo rifugio per gli insetti, il nostro obiettivo è diffondere una cultura di salvaguardia degli impollinatori che ciascun cittadino può contribuire a sostenere anche dal terrazzo di casa».

«La cartellonistica con il logo dell’iniziativa presente nei parchi sarà integrata con ulteriore segnaletica in cui saranno spiegate le finalità del progetto ai visitatori e le motivazioni del mancato sfalcio dell’erba, grazie al finanziamento del Rotary Club Federico II», ha spiegato Augusta Vecchi del Fai, annunciando anche che per raccogliere fondi da destinare al progetto è stato ideato un cioccolatino, con farcitura di miele e pecorino, dal cioccolatiere Lo Scalzo di Jesi.

«Il nostro obiettivo è creare buone pratiche che vengano prese a modello anche dagli altri Comuni della Vallesina come già sta accadendo in alcuni di essi ed estendere così il progetto a tutto il territorio».

Le aree all’interno dei due parchi sono già ben identificabili, trattandosi delle uniche zone dove l’erba è rimasta alta, rispetto al resto dell’area verde in cui l’erba è già stata tagliata. Le operazioni di potatura e la falciatura dell’erba nei parchi cittadini, infatti, sono iniziate con anticipo rispetto alla scorsa primavera.


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