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Cronaca

JESI Il virologo Massimo Clementi: «Terza dose vaccino fondamentale»

«Se si dovesse arrivare alla necessità di contenimento della pandemia, eventuali misure devono riguardare chi è stato meno responsabile»

JESI, 22 novembre 2021 – Il caro Cabaret dei Gufi di oltre 50 anni fa disegnava l’arrivo della peste a Milano nel 1600 (o giù di lì). Un ritratto surreale, carico di dissacrante umorismo nero, che ci fa sorridere ancora (a chi ha voglia di sorridere…) in un momento di pandemia così stornante. Nella canzone, intitolata “1600 peste ti colga”, i Gufi cantano, fra le altre cose:

Quando fu impestata lei, corse dal fratel / quando fu impestato, lui corse dal papà / pian piano si propagò dentro nel quartier / provocando l’invasione in città / Donne e uomini, bimbi e sposine in amor / si scioglievano in piaghe fetenti e brutal / per le strade la gente correva a implorar / un rimedio dal medico di sanità”

E via dissacrando. Quando incontro il professor Massimo Clementi, virologo praticante, punto di forza del San Raffaele di Milano, al di là dei rapporti personali non posso non parlargli di Covid. Chiedergli, dopo aver letto alcune sue dichiarazioni rilasciate ad Adnkronos salute (“Mi ha sorpreso Trieste con il suo basso tasso di vaccinati. Io ci ho vissuto per un periodo della mia vita ed è sempre stata una città molto orgogliosa di ospitare delle istituzioni scientifiche di valore internazionale, molto quotate. Il fatto che ci siano tanti no vax, tant’è che il numero di contagi è stato alto nel momento in cui ci sono state le manifestazioni, mi ha sorpreso molto) se, oggi come oggi, a un mese circa dal Natale, ci sono motivi per essere ottimisti, per essere pessimisti ed eventualmente quali sono.     

Il virologo Massimo Clementi

«Né l’uno o nell’altro, siamo in una situazione non semplice, sarei superficiale se dessi all’attuale ondata epidemica una connotazione che in realtà è ben lungi da quella che molti si aspettavano. E’ un’ondata epidemica  forte. Siamo in una situazione che ci ordina di mantenere i nervi saldi, approfondire le origini dei pericoli e affrontare i problemi. Fermezza, consapevoli che comunque le cose stanno andando meglio dell’anno scorso. Sappiamo che i pericoli vengono da una circolazione eccessiva del virus in una sotto popolazione di persone che è quella che non si è vaccinata, che poi infetta se stessa e anche una parte dei vaccinati. Negli ospedali ci si accorge che nove ricoverati su dieci sono persone non vaccinate».

Il libro “Viro -Sfera”, un viaggio nella virologia a cura di Massimo Clementi e Giorgio Palù

Molti Paesi europei, per affrontare le criticità, hanno iniziato a mettere in atto sistemi e modalità sicuramente più robuste delle nostre, con una fermezza che crea  problematiche nella popolazione. Sarà perché non hanno preso certe precauzioni prima?

«Vero, guarda Germania, Austria e non solo, stanno tornando indietro verso una politica di rigore della vaccinazione che noi abbiamo attuato nei mesi scorsi e che ci ha fatto raggiungere una situazione di relativa, sottolineo il termine relativatranquillità. Tuttavia è una magra consolazione,  è urgente,  come sta avvenendo in molti Paesi, proseguire con slancio nella vaccinazione, nelle terze dosi, che sono importantissime. C’è chi sta dubitando che la terza dose sia determinante nel conferire una immunità molto più solida: ai dubbiosi dico che è il contrario. Dagli studi realizzati in Israele, la prima nazione a inoculare in maniera intensiva la terza dose, è emerso che questa vaccinazione è molto più duratura ed essenziale».

Massimo Clementi e Guido Silvestri a Senigallia

Qual è il “Clementi pensiero” circa la possibilità di arrivare a un momento in cui potremo lasciarci tutto, o quasi, alle spalle?

«Se si aspetta un momento, un termine, un periodo in cui i casi di Covid19 scompariranno improvvisamente, quel momento temo che sarà piuttosto lontano. Mantenendo una elevata percentuale di popolazione vaccinata, si potranno alternare delle piccole ondate, ondate che mi fanno venire in mente il sasso tirato in uno stagno. Piccole onde, che pian piano si affievoliscono e poi si annullano. Confido che avvenga così, ci troviamo in una situazione in cui abbiamo a disposizione vaccini efficaci e anche farmaci importanti. Attenzione, però. I farmaci non sostituiscono i vaccini, li affiancano. Non è una buona idea dire “siccome ci sono i farmaci, non mi vaccino”. E’ invece una buona idea dire “utilizziamo i farmaci quando servono ma continuiamo a vaccinarci”».

Massimo Clementi: «La vaccinazione è la vaccinazione e ci consente di prevenire l’infezione da Covid»

Ne parlava due giorni fa, da Atalanta negli Usa, anche il tuo collega e amico professor Guido Silvestri: lui ha affermato che la sua Università ha messo a punto farmaci proprio per  curare il Covid19

«Sono in fase di studio da parte degli enti che sono preposti a giudicarne la validità e potrebbero essere approvati a breve. Sono anti virali che debbono essere utilizzati nelle prime fasi dell’infezione, nei casi problematici. Però, ripeto, “la vaccinazione è la vaccinazione” e ci consente di prevenire l’infezione. Il farmaco ci consente di curare il già malato e infetto».

Il libro “Viro -Sfera”, un viaggio nella virologia a cura di Massimo Clementi e Giorgio Palù

Come vedi il Natale, che smuove non solo tradizioni ma anche affari e il Pil: si corre per restare tutti “in bianco”, ma secondo te qualche regione potrà cambiare di colore?

«Speriamo di non arrivarci. Sarebbe ingiusto far pagare, magari con un lockdown, i tanti cittadini italiani che hanno accompagnato l’idea dell’immunizzazione in maniera molto seria e responsabile. Ma nel momento in cui si dovesse arrivare alla necessità di prevedere una qualche attività di contenimento della pandemia, eventuali misure devono riguardare chi è stato meno responsabile».

Giovanni Filosa

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