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Cronaca

Jesi L’incidente mortale: Massimo Bini, un’altra vita spezzata sulla strada

incidente mortale San Marcello

Era in sella alla sua bici finita in un canaletto di scolo delle acque in via San Marcello, urto fatale: ieri mattina aveva partecipato alla Caminada de San Giuseppe

Jesi, 20 marzo 2023 – Massimo Bini, 44 anni, ha perso la vita sulla strada, in via San Marcello, verso la fine di una giornata che, pure, era iniziata per lui in modo gioioso, in mezzo alle tante persone, più di tremila, che avevano affollato, ieri mattina, la Caminada de San Giuseppe.

Il suo era anche stato uno dei gruppi premiati per numero di partecipanti, con il gruppo del bar Il Tasso Alcolico, di via Marche.

L’incidente del quale è rimasto vittima si è consumato intorno alle 18.30 lungo via San Marcello, mentre in sella alla sua bici elettrica a pedalata assistita percorreva la carreggiata in direzione Jesi. Proveniva, ha spiegato un amico che si è ritrovato sul posto, dal vicino locale da Gilberto – Alimentari Ciattaglia – , dove si era intrattenuto. Probabilmente stava tornando a casa, nella zona di Santa Lucia.

Cosa sia successo, poi, all’altezza dei civici 80 e 82, rimane ancora da decifrare. Resta quello che si sono trovati davanti agli occhi i soccorritori e chi aveva lanciato l’allarme, passando di lì, per quel corpo riverso all’interno di un canaletto di scolo delle acque, in quel tratto scoperto, che si trova ai lati di una strada non larga.

Lì è avvenuto il tragico impatto, il 44enne è stato sbalzato qualche metro più in là, la bici rivolta verso la direzione dalla quale proveniva, accanto a un segnale catarifrangente distrutto.

Un malore? Un urto improvviso? Un ostacolo che voleva evitare? Una fatalità? Qualcuno ha visto? Ipotesi e domande, al momento, che riportano all’oggettiva realtà di un’altra vita spezzata sulla strada.

Un gigante dal cuore buono Massimo, così lo definiscono gli amici che ne piangono, increduli, la scomparsa.

La salma, a disposizione dell’autorità giudiziaria, trasferita all’obitorio dell’ospedale “Carlo Urbani” dall’impresa funebre Santarelli.

(p.n.)

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