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Cronaca

Jesi “Mi piacciono i fiori”: i 50 anni dalla legge sull’obiezione di coscienza

Anniversario di cui vale la pena tracciare un bilancio con lo sguardo rivolto a futuro e prospettive, tanto più in tempi drammatici di guerra e violenza in Europa oltre che nel resto del mondo

Jesi, 1 luglio 2022Mi piacciono i fiori è il titolo dell’iniziativa volta a ricordare i cinquanta anni di obiezione di coscienza, dalla legge 772 del 15 dicembre 1972 che introdusse in Italia la possibilità, per motivi morali, religiosi e filosofici, di rifiutare il servizio militare di leva sostituendolo con un servizio non armato.

Da Sinistra: Fabrizi, Animali, Squadroni

Per l’occasione si terranno tra settembre e ottobre una serie di incontri promossi dall’Arci Servizio Civile Marche e Jesi con gli importanti patrocini di Arci Servizio Civile Nazionale, Arci Marche, Legambiente Marche, Uisp Marche, Comune di Jesi e Centro Studi Marcora e Fondazione Alex Langer, nell’aula magna del Comprensivo Federico II. Titolo dell’iniziativa quanto mai evocativo, appunto: “Mi piacciono i fiori” è il richiamo a una delle più note risposte alle quali, per decenni, i diciottenni italiani chiamati ai “tre giorni” della visita di leva obbligatoria si sono trovati a dover dare.

Gli incontri prenderanno il via il 29 settembre (17.30), il direttore dell’Avvenire Marco Tarquinio e il presidente nazionale Ucsi Vincenzo Varagona, già giornalista Rai Marche, dialogheranno suPace, non violenza, servizio civile: parole del passato o di impegno futuro?.

Il 30 settembre (17.30), saranno ospiti il Priore del Monastero di Fonte Avellana don Gianni Giacomelli e la vice Sindaca di Bologna Emily Marion Clancy, per confrontarsi sul tema “L’obbedienza non è più una virtù – Il pacifismo e l’obiezione di coscienza nel pensiero di don Lorenzo Milani e Alex Langer.

Il 1 ottobre (ore 10), del libro Un’altra patria. L’obiezione di coscienza nell’Italia repubblicanadiscuteranno l’autore, lo storico Marco Labbate della Università di Urbino, e il giornalista Mario Di Vito de Il Manifesto.

Il 4 ottobre (ore 10), l’appuntamento con Francesco Cappello, educatore alla Maieutica Reciproca di Danilo Dolci, e Luca Pagliari, giornalista storyteller e formatore, per l’incontro Davvero «Ci vuole tanto, troppo coraggio?» – Il Servizio Civile Volontario oggi”.

L’8 ottobre infine, alle 17.30, incontro degli ex obiettori di coscienza del territorio, con Luciano Benini, Fondatore del Mir (Movimento Internazionale della Riconciliazione). Gli incontri si apriranno con un videomessaggio di Padre Alex Zanotelli, cittadino onorario di Jesi.

A presentare il ciclo di iniziative è stato Stefano Squadroni, Arci Servizio Civile Marche.

«Vogliamo raccontare soprattutto ai giovani la storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare. Io stesso ho fatto servizio civile in Arci, all’epoca con l’attuale sindaco Fiordelmondo, che parteciperà alle iniziative».

«Il Servizio civile oggi offre opportunità di crescita a tantissimi ragazze e ragazzi», ha aggiunto Licio Palazzini, presidente Servizio civile Arci nazionale.

«Recuperare buone pratiche e valori», è lo stimolo di Armando Stopponi, segretario generale Uisp Marche.

«Oggi le armi, basti pensare all’Europa, tornano ad avere una priorità – ha detto l’organizzatore Leonardo Animali -. Gli incontri faranno riflettere anche su questo aspetto».

Presente anche il dirigente del Comprensivo Federico II, Massimo Fabrizi: «Il Comprensivo fa parte della Consulta per la Pace di Jesi e questo è un argomento di educazione civica. Ciò significa arricchimento del percorso formativo di studenti e studentesse».

Cinquanta anni di obiezione di coscienza, dunque, mezzo secolo che ha visto la società italiana passare dal confronto con la leva obbligatoria a quello col servizio civile, per il tramite dell’obiezione.

Un anniversario di cui vale la pena tracciare un bilancio con lo sguardo rivolto a futuro e prospettive, tanto più in tempi drammatici di guerra e violenza in Europa oltre che nel resto del mondo.

“Mi piacciono i fiori” è anche un gruppo Facebook dove chi ha scelto l’obiezione di coscienza, rifiutando il servizio militare, può scambiare ricordi e pensieri. All’indirizzo e mail [email protected] sarà possibile raccontare la propria scelta.

Eleonora Dottori

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