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Cronaca

JESI PARCO DEL VALLATO: PETIZIONE PER UN’AREA DI SGAMBAMENTO DESTINATA AI CANI, SARÀ LA VOLTA BUONA?

JESI, 22 luglio 2018 – Ha raggiunto più di 200 firme la petizione che richiede un’area di sgambamento per cani al Parco del Vallato.
La petizione nasce dalle numerose richieste dei residenti e dei proprietari di cani (foto in primo piano) che sono costretti a portare gli animali sempre al guinzaglio in giro per la città, senza poterli mai lasciare liberi per non rischiare di incorrere in multe o nelle proteste dei passanti.parco vallato
La proposta, quindi, è quella di realizzare l’area di sgambamento cani nel parco, nella zona sottostante il Circolo Cittadino, raggiungibile sia dal centro che dal parcheggio Zannoni.
Secondo i promotori, inoltre, la realizzazione di un’area destinata ai cani consentirà un miglior presidio del territorio, prevenendo un utilizzo improprio del parco.parco vallato
Pochissimi gli interventi che il Comune dovrebbe affrontare per la realizzazione dell’area: una recinzione con relativi cancelletti per l’ingresso, una fontanella per dissetare i cani, appositi raccoglitori di deiezioni, qualche cestino per i rifiuti e alcune panchine.
Il tutto, però, regolato da una serie di regole comportamentali affinché l’area non diventi soltanto un luogo dove portare i cani a svolgere le normali necessità fisiologiche.

Una bella idea da tenere in considerazione anche per riavvicinare l’Amministrazione comunale agli amanti degli animali dopo le multe del mese scorso che ha visto 3 proprietari sanzionati per 160 euro a testa proprio al Parco del Vallato per aver lasciato sciolto il proprio amico a 4 zampe.
Sanzioni che vanno da 25500 euro. Obbligatori guinzaglio, museruola, acqua per togliere via la pipì e sacchetti igienici per raccogliere le deiezioni solide.parco vallato

Ma c’è chi è scettico e giura che il Comune non concederà l’area per lo sgambamento per non creare precedenti visto che appena qualche tempo fa qualcuno aveva già richiesto quello spazio per poter fare un campo da calcetto e un orto e si era sentito rispondere di no.

Per chi volesse aderire alla petizione c’è il sito firmiamo.it.

(c. ade.)

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