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JESI PER IL SINDACO MASSIMO BACCI UN ANNO DA INCORNICIARE

La conferenza stampa: «In linea con il programma di mandato, abbiamo ottenuto risultati straordinari nel sociale, nella cultura, nello sport: ma la chiave di volta è l’equilibrio dei conti del Comune»

JESI, 27 dicembre 2018 – Fine d’anno occasione per fare il punto della situazione sull’amministrazione cittadina alla luce anche del programma di mandato. E Il sindaco Massimo Bacci parte subito in quarta enumerando i numeri meritori che nell’ambito del sociale, grazie all’Asp – Azienda servizi alla persona – si sono raggiunti tanto che «la nostra Asp risulta essere al nono posto in Italia nella gestione dei servizi».

IL SOCIALE

I quali servizi sono erogati a 5.400 persone, con 26 strutture gestite tra case di riposo e per disabili, 64 dipendenti ai quali vanno aggiunti altri 471 derivanti dall’indotto, per entrate pari  22,5 milioni di euro.

«Numeri straordinari – ha sottolineato Bacci durante la conferenza stampa – risultato della chimica giusta che ha portato alla collaborazione i 21 Comuni d’ambito aderenti con Jesi capofila, che ha applicato il vero principio di sussidiarietà».

Sul tavolo delle opere realizzate a da realizzare, il centro Maschiamonte per disabili gravi, la Casa delle Genti, per offrire un tetto temporaneo a chi vive per strada, il centro Alzheimer – in virtù della donazione di 800 mila euro di Cassio Morosetti – che vedrà la luce il prossimo anno come l’Azzaruolo per l’autismo.

«Un salto di qualità enorme – ha puntualizzato il primo cittadino – senza dimenticare la riqualificazione della casa di riposo per la quale l’iter è già avviato, ci saranno altri 40 posti letto in più dei quali una ventina con assistenza di Rsa».

URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI

«Per il Campo Boario tutto sarà completato entro il prossimo anno ma va detto che il settore dell’urbanistica segna il passo a causa della crisi economica. Abbiamo proceduto spediti nella riqualificazione dell’edilizia scolastica, scuole Martiri della Libertà e Gemma Perchi, progettazione e lavori per la nuova scuola Lorenzini, la nuova struttura colastica all’ex Crt del Verziere per bimbi da 0 a 6 anni. Sistemate le scale antincendio alla Mazzini e alla Conti. Opere che ci eravamo impegnati a realizzare».

Ovviamente le spine arrivano dal reperire le risorse necessarie per gli interventi più urgenti che, come tutti sanno e possono vedere, interessano strade e marciapiedi.

«Sono opere che si realizzano con entrate particolari, come gli oneri di urbanizzazione, pochi, l’accensione di mutui, l’alienazione di immobili di proprietà comunale che, sino ad ora, non ha dato i frutti sperati».

Sarà potenziata anche l’illuminazione pubblica – in concorso con Jesi Servizi – alla quale va aggiunta anche l’installazione di nuove telecamere di video sorveglianza.

Il completamento delle riqualificazioni delle due piazze ancora vestite da cantiere: «Piazza Colocci sarà terminata all’inizio della primavera, non ci sono più ostacoli, mentre per Piazza Pergolesi il cantiere ripartirà a gennaio anche se rimane il punto fermo della scelta relativa al materiale della pavimentazione, scelta importante perché riguarderà poi anche Corso Matteotti e Piazza della Repubblica». Per il ponte San Carlo chiuso altraffico pesante e ormai alle ultime battute viste le precarie condizioni della struttura, «ci siamo attivati per ottenere risorse per la progettazione, continueremo per realizzare la ricostruzione».

CULTURA E SPORT

«Un anno straordinario per quanto concerne le attività teatrali, merito alla Fondazione Pergolesi Spontini. Venivamo da un 2017 difficile ma la struttura, con un nuovo ad, si è ricompattata ottenendo ottimi risultati: 20 per cento di spettatori in più, oltre 5 mila nuove presenze al Teatro Pergolesi. I lavoratori della Fondazione hanno capito le criticità e si sono ridotti i compensi del 30 per cento. A loro va il mio ringraziamento. Ora c’è anche un nuovo direttore artistico, giovane, che dovrà collaborare con il Comune per coinvolgere tutta la città nelle attività della Fondazione. Nuovi impulsi sono venuti anche dal museo archeologico, inaugurato proprio un anno fa, e dall’Ime, l’Istituto marchigiano di enogastronomia. Per lo sport, il fiore all’occhiello degli Eugif, un picco di grandissima visibilità e organizzazione. I giochi europei di scherma integrata sono stati un grande momento di coinvolgimento non solo sportivo ma anche di inclusione».

AMBIENTE

Un percorso lungo, quello della raccolta della differenziata «ma siamo arrivati anche alla zona industriale. Ora resta solo il centro storico. Stiamo investendo nelle piste ciclabili ed entro il prossimo anno bisognerà chiudere il discorso della mobilità più dolce e dei parcheggi, favorendo il trasporto pubblico a scapito delle auto».

In argomento non poteva non rientrare anche il tema caldo del biodigestore previsto alla Coppetella «ma se non deve essere realizzato sul nostro territorio, e siamo nell’area interportuale, va quindi fatta una variazione urbanistica, che lo sia almeno nella nostra provincia. Perché questa dislocazione comporterebbe autonomia nella gestione dei rifiuti con la conseguente riduzione della Tari a carico dei cittadini».

IL 2019

Rimanere sulla stessa strada, vale a dire proseguire nel mantenere gli impegni presi per perseguire gli obiettivi di mandato: «Siamo in linea su questo – ha affermato Bacci – anche se le attività in essere sono legate a tempi burocratici che sono sempre lunghi. Il recupero dell’area ex Sadam ci vede impegnati per avere contributi statali da destinare al nuovo palasport della scherma, l’iter per il nuovo centro unico regionale del farmaco, all’Interporto, sta procedendo, in zona Zipa un’importante azienda di logistica dovrebbe realizzare una sede con ricadute occupazionali sul territorio. Mantenere i conti del Comune in equilibrio è la chiave di volta, il trend di riduzione del debito – rispetto al 2012 – si attesterà a oltre il 65 per cento nel 2020 mentre la spesa corrente registra una riduzione consolidata di 5 milioni di euro. E, ovviamente, continuare la collaborazione in sinergia con gli altri Comuni».

Pino Nardella

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