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Cronaca

JESI Riprendono le messe, il vescovo: «Suonate le campane più a lungo»

Le celebrazioni liturgiche erano state sospese a seguito dell’ordinanza legata all’emergenza coronavirus

 

JESI, 29 febbraio 2020 – A seguito della disposizione di questa mattina dei vescovi marchigiani (leggi l’articolo), da domani riprenderanno le funzioni religiose.

«Da domani domenica primo marzo scrive il vescovo della diocesi di Jesi, monsignor Gerardo Rocconi, in un messaggio indirizzato ai sacerdoti e ai fedeliriprenderanno tutte le consuete celebrazioni liturgiche e le attività pastorali. Vi invito a suonare le campane, tutte e più a lungo, perché siano informati i fedeli che non sono riusciti a farlo in altra maniera e per esprimere la gioia di poter incontrare nella Domenica il Signore Risorto, senza il quale non possiamo vivere».

E poi continua, con l’invito alla preghiera «Per questo vi invito a ricordare ai fedeli, al momento degli avvisi, il Rosario e la Supplica a Maria che avranno luogo nei sabati 7 – 14 – 21-28 marzo, alle ore 21, presso il Santuario della Madonna delle Grazie. Anche nelle parrocchie si preghi perché il Signore ci liberi da questa epidemia e ci doni giorni sereni e tranquilli».

«La situazione è ancora in movimento e pertanto possiamo aspettarci qualsiasi cosa per il futuro. Per questo ricorriamo continuamente alla preghiera, anche in casa, perché il male sia vinto e non abbiamo a ritornare a darci comunicazioni restrittive. Dice Gesù: “Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto: anche essere liberati da questo male!”»

«La Quaresima, appena iniziata, sia una opportunità per scegliere il Signore, per riconoscerlo come la roccia su cui costruire la nostra casa e la nostra vita. Invoco ogni benedizione del Signore. Affido tutti alla premura di Maria».

Nella comunicazione il vescovo torna a ribadire anche una serie di “consigli” e comportamenti per i fedeli, che da domani ritroveranno le porte delle chiese aperte.

1- Vigilate affinché i più stretti collaboratori chiamati a preparare le ostie, il vino, i vasi sacri, le suppellettili, facciano tutto con estrema correttezza.

2- Fino a nuova disposizione è sospesa la possibilità di dare ai fedeli la Comunione sotto le due specie.

3- La S. Comunione venga data in mano. Prima si avvisino i fedeli di riceverla devotamente davanti al Ministro o poco di lato e di fare in modo che non vengano dispersi frammenti.

4- Si sospenda anche lo scambio della pace, o per lo meno non ci sia contatto fisico di nessun tipo.

5- Per evitare situazioni imbarazzanti, si trovi il modo di far capire che chi tossisce o ha il raffreddore si metta un po’ appartato.

6- Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere. Si può supplire con il rito dell’Aspersione al momento dell’Atto Penitenziale.

7- Nelle attività pastorali, al fine di prevenire il contagio, ci si attenga alle precauzioni indicate dalle autorità competenti, elencate nella delibera Regionale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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