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Cronaca

JESI San Nicolò, Comune in polemica con Italia Nostra e Archeoclub

«Entrambe sono a conoscenza di quanto l’Amministrazione comunale abbia provato a fare per liberare la chiesa e dei vincoli della Soprintendenza»

JESI, 18 febbraio 2022 – Il Comune di Jesi replica ai dubbi e alle questioni sollevate da Italia Nostra e dall’Archeoclub circa il progetto di realizzare appartamenti privati nell’ex convento delle Giuseppine. Qui, inoltre, al pianto terra è prevista una struttura per disabili lievi per la quale viene utilizzata l’eredità di Daniela Cesarini.

Lavori alle ex Giuseppine

«Dispiace, e molto, leggere le dichiarazioni delle presidenti di Italia Nostra e Archeoclub in relazione al recupero dell’edificio ex Giuseppine in Piazza Pergolesi – spiega il Comune di Jesi – dal momento che entrambe sono benissimo a conoscenza sia di quanto l’Amministrazione comunale abbia provato a fare per liberare la chiesa di San Nicolò, sia dei vincoli imposti dalla Soprintendenza».

In particolare, la questione è proprio quella della Soprintendenza: era il 2012 e l’Amministrazione dell’epoca aveva approvato un progetto poi bocciato “per illegittimità” dal Tar Marche. I dubbi ora riguardano proprio questo: quanto indicato nel parere di allora con indicazioni e vincoli è stato superato? Perché? si chiedono Italia Nostra e l’Archeoclub.

Le due associazioni «sanno perfettamente che abbiamo anche accompagnato lo stesso ex Soprintendente nel luogo, spiegandogli il desiderio della comunità di vedere liberate le absidi della millenaria chiesa e che la risposta dei funzionari è stata negativa – continua il Comune di Jesi -. Solo dietro nostre insistenze abbiamo ottenuto dalla Soprintendenza almeno l’autorizzazione all’abbattimento di parti di strutture private troppo vicine all’abside e l’apertura di un varco dal vicolo San Nicolò per permettere un ulteriore accesso alla corte retrostante ove meglio visionare l’abside stessa».

Il Comune conclude: «Le due associazioni, quali istituzioni culturali dedite ai beni artistici e ambientali, sanno bene come la competenza a esprimersi in tali interventi sia in capo esclusivamente alla Soprintendenza, i cui pareri sono vincolanti e inderogabili per il pubblico e per il privato. E spiace, davvero tanto, ricordare che non più tardi di dieci giorni fa le due presidenti hanno incontrato l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica rappresentando che sarebbero ulteriormente intervenute direttamente presso la Soprintendenza con il risultato che – non avendo avuto dalla stessa riscontro alcuno né possibilità di interloquire – hanno ritenuto di scaricare sulla Giunta in carica responsabilità assolutamente fuori luogo».

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